Juventus Fan's Club Official BaciAbbracci

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    Juventus Official Fan's Club

    BACIABBRACCI FORUM


    Only BaciAbbracci - Topic Ufficiale - Vietata La Copia Parziale e Non



    Disponibili i banner da mettere in firma con il relativo codice html, per tutti i supporter della Juventus e del forum.





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    Rosa



    SPOILER (click to view)
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    Portieri
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    GIANLUIGIBUFFON
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    EMANUELEBELARDI
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    JESS VANSTRATTAN
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    CRISTIANONOVEMBRE
    Difensori
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    ALESSANDRO BIRINDELLI
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    JONATHAN ZEBINA
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    ZDENEKGRYGERA
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    GIORGIOCHIELLINI
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    NICOLALEGROTTAGLIE
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    CRISTIANMOLINARO
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    ERIK OLOFMELLBERG
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    JORGE MANUEL ALMEIDA GOMES DE ANDRADE
    Centrocampisti
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    MAURO GERMANCAMORANESI
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    HASAN "BRAZZO" SALIHAMIDZIC
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    MARCOMARCHIONNI
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    CRISTIANOZANETTI
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    ANTONIONOCERINO
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    CARDOSO MENDESTIAGO
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    SERGIO BERNARDOALMIRON
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    PAVELNEDVED
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    RUBENOLIVERA
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    MOHAMED LAMINESISSOKO
    Attaccanti
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    ALESSANDRO DEL PIERO
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    DAVIDTREZEGUET
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    VINCENZOIAQUINTA
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    RAFFAELE PALLADINO
    Allenatore
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    CLAUDIORANIERI




    STAFF TECNICO
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    # Vice allenatore: Christian Damiano
    # Assistente di campo: Paolo Benetti
    # Allenatore portieri: Giorgio Pellizzaro
    # Preparatore atletico: Riccardo Capanna
    # Preparatore atletico: Andrea Scanavino



    STAFF MEDICO
    # Responsabile settore medico
    Dott. Riccardo Agricola
    Medicina dello sport

    # Medici sociali
    Dott. Michele Gemignani - Medicina dello sport
    Dott. Bartolomeo Goitre - Medicina dello sport
    Dott. Luca Stefanini - Medicina dello sport

    # Fisioterapisti
    Aldo Esposito
    Luigi Pochettino

    # Massofisioterapisti
    Mauro Cadana
    Dario Garbiero
    Franco Giacometto




    CONSU LENTI
    # Prof. Fabrizio Angelini - Valutazione morfofunzionale
    # Dott. Franco Benech - Neurochirurgia
    # Dott. Gianluca Bruno - Medicina legale
    # Dott. Cesare Bumma - Medicina interna e Oncologia
    # Dott. Gianni Cadario - Allergologia e Immunologia
    # Prof. Giorgio Calabrese - Dietologia
    # Dott. Daniele Cardaropoli - Odontoiatria
    # Dott. Pier Agostino Casalegno - Chirurgia generale
    # Dott. Elio Cavedoni - Chiropratica
    # Dott. Francesco Coni - Pneumologia
    # Dott. Franco Dana - Odontoiatria
    # Dott. Felicino De Bernardi - Anestesiologia e Rianimazione
    # Dott. Giorgio Diaferia - Medicina Generale
    # Dott. Luciano Donati - Oculistica
    # Dott. Carlo Faletti - Diagnostica per immagini
    # Dott. Marco Fraccalvieri - Chirurgia plastica
    # Prof. Paolo Gioannini - Infettivologia
    # Dott. Luigi Giusto - Laboratorio d'analisi
    # Dott. Massimo Goitre - Dermatologia
    # Dott. Guidalberto Guidi - Cardiologia
    # Dott. Vittorio Modena - Reumatologia
    # Prof. Luigi Mussa - Radiologia
    # Dott. Renato Palmiero - Cardiologia dello sport
    # Prof. Alessandro Pileri - Ematologia
    # Dott. Claudio Puosi - Posturologia
    # Prof. Flavio Quaglia - Ortopedia e Traumatologia
    # Prof. Paolo Rossi - Ortopedia e Traumatologia
    # Prof. Piero Stratta - Nefrologia
    # Prof. Alessandro Tizzani - Urologia
    # Dott. Libero Tubino - Otorinolaringoiatria




    LO STADIO
    Fino alla scorsa stagione ha disputato tutte le gare interne nello "Stadio delle Alpi", anche se in passato, in rarissime circostanze, ha preferito disputare alcuni incontri nello Stadio "Giuseppe Meazza" di Milano; in precedenza, fino al 1990 ha giocato nello Stadio Comunale "Vittorio Pozzo", dove ha continuato ad allenarsi per alcuni anni fino a quando lo stadio non è stato venduto dal Comune di Torino al Torino. È in progetto la ristrutturazione dello Stadio delle Alpi, che prevederà un netto calo del numero di posti (da 67.000 a 40.600), ma con numerosi servizi in più, tra cui il museo del club, bar, ristoranti e piccoli palchi per le autorità. Nel frattempo, i bianconeri sono tornati a giocare nel glorioso "Comunale", ora con l'appellativo di stadio "Olimpico", impianto capace di ospitare 27.168 spettatori.
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    Il 5 febbraio 2007 il Consiglio di Amministrazione (CdA) della Juventus Football Club ha di fatto approvato il progetto del nuovo stadio del club che sorgerà al posto del Stadio Dell’Alpi, in attesa dei fondi del credito sportivo per una cifra non inferiore ai 120 milioni di euro (escluse le aree commerciali). Il 6 febbraio tale progetto fu approvato dalla Comune della Città di Torino.



    Il nuovo stadio, progettato dagli studi Gau e Shesa, coordinato per la progettazione dall’architetti Gino Zavanella ed Eloy Suarez e dai disegni dell’ingegnere Massimo Majoviecki, sorgerà su un’area di 50.000 mq (37.000 metri quadrati per lo stadio, 12.000 per le attività commerciali e 5.000 a disposizione per gli uffici) e ha una struttura quasi rettangolare, circondata da due semi-ellissi che ospiteranno l’attività commerciali, ristoranti e bar: alle tribune si accederà con specifiche passerelle inserite nei diversi settori dello stadio. Guardando invece i disegni in sezione, risaltano i palchi VIP, con affaccio direttamente sul prato.

    Il progetto, nell’area più a diretto contatto con il campo, avrà 40.600 posti, cifra calcolata sulla base dell’affluenza a Dell’Alpi negli ultimi anni: un po' di più dell’esigenza minima dettata dall’Unione delle Federazione Calcistiche Europee per eventi a livello internazionali, distribuiti in un unico invaso e non prevede la pista di atletica, simile all'AOL Arena di Amburgo (Germania) ed al Wankdorf Stadium, allestito per Euro 2008 nella città di Berna (Svizzera) e verrà edificata fino al 2010.

    Due significative novità riguardano la struttura esterna e la copertura. La prima sarà avvolta da una rete microforata che le permette, attraverso un sistema di proiezioni, di assumere colorazioni diverse a seconda delle ore del giorno e di ospitare scritte, video e immagini per essere «bianca e metallica di giorno, multicolore di notte». La copertura, in teflon trasparente, lasciarà filtrare la luce allo interiore dello stadio.



    SCHEDA DEI GIOCATORI



    SPOILER (click to view)

    GIANLUIGI BUFFON
    Numero maglia: 1
    Gianluigi Buffon nasce a Carrara il 28 gennaio del 1978 da una famiglia di sportivi: la madre Maria Stella è stata campionessa di lancio del peso e del disco, il padre Adriano è stato campione di lancio del peso, le sorelle Guendalina e Veronica sono state delle importanti giocatrici di pallavolo militando anche in serie A1. È felicemente fidanzato con la modella ceca Alena Seredova, che il 28 dicembre 2007 lo ha reso padre di un maschietto: Louis Thomas. Nel tempo libero ascolta molta musica. Gli piacciono sia i grandi successi della musica italiana e internazionale (I Wish You were here dei Pink Floyd’s, We are the Champions dei Queen e Certe Notti di Ligabue), sia le novità che vengono trasmesse alla radio. Gli piace molto anche guardare dei film e, quando può, adora farlo rilassato sul divano di casa. Il suo attore preferito è Nicolas Cage, mentre il suo film cult è sicuramente Gli Intoccabili. Non guarda molta televisione. Uno dei suoi modi preferiti di rilassarsi è fare ritorno a Carrara, dove può ritrovare il calore di casa e la tranquillità di quando era ragazzo. Gigi cura con molta attenzione il suo look: abiti sportivi per il giorno, abiti classici per le serate passate con gli amici, magari in un buon ristorante. Dal febbraio 2005 gestisce insieme alla sorella Veronica la linea d’abbigliamento “Baggage”. Il suo piatto preferito è la pasta alla carbonara, anche se, essendo un amante della buona tavola, adora tutti i piatti della tradizione italiana. Non è un gran intenditore di vini. Se deve scegliere: vini rossi e rigorosamente toscani. Ha iniziato a giocare a pallone nella scuola calcio Canaletto, una società dilettantistica di La Spezia, e in età da pulcini si è trasferito nel Perticata, formazione dilettantistica carrarese. In entrambe le squadre veniva impiegato come attaccante per il suo fisico possente. A 12 anni passa al Bonascola e a 13 anni al Parma. Il suo mito di sempre è A 14 anni è costretto a giocare in porta perché entrambi i portieri sono infortunati. Dopo solo due settimane, diventa il portiere titolare, proprio come il suo mito Thomas N’Kono, celebre portiere della nazionale camerunese a Italia ’90. Passato al Parma, brucia le tappe, esordendo a soli 17 anni in Coppa UEFA contro l'Halmstad (partita finita 0-0) e in Serie A contro il Milan (altro 0-0).
    Il suo momento più bello in maglia bianconera è la vittoria del primo scudetto, mentre il trionfo mondiale di Germania 2006 rimarrà per sempre quello con la Nazionale.Sogna di avere una bella famiglia numerosa, come quella in cui è cresciuto, e spera in un futuro sereno e fortunato.

    EMANUELE BELARDI
    Numero maglia: 12
    Emanuele Belardi è nato il 9 ottobre del 1977 a Eboli. Sua mamma si chiama Linda e suo fratello Felice. Attualmente è single ma sogna una famiglia bella e serena come quella in cui è cresciuto. Si è diplomato ragioniere, nonostante la matematica non fosse la sua vera passione e adorasse invece tutte le materie letterarie. È una persona semplice e disponibile. Una serata ideale? A cena con gli amici, quelli che frequenta ormai da anni e di cui si fida ciecamente. Quando è a casa ascolta molta musica e molta radio, in particolare la trasmissione radiofonica di Fiorello “Viva Radio Due”. Il suo cantante italiano preferito è Raf, mentre gli U2 sono il suo “must” a livello internazionale. Non è un grande divoratore di televisione. Gli piace selezionare con attenzione i programmi e i film che guarda. “Il Gladiatore” è il suo film prediletto e Robert De Niro l’attore che lo appassiona maggiormente. Emanuele è un buongustaio che adora la buona cucina. Le melanzane alla parmigiana sono il suo piatto preferito. Il vino gli piace molto anche se non si definisce un vero e proprio intenditore. Quelli che preferisce sono i bianchi meridionali, serviti freschi. “Bela”, come è chiamato all’interno dello spogliatoio, veste tendenzialmente in modo sportivo e casual. Ama tutti i vestiti che hanno qualcosa di particolare e di un po’ eccentrico. Adora lo sport in tutte le sue forme. D’estate, quando è in vacanza - rigorosamente al mare - gli piace giocare a beach volley, disciplina che segue durante l’anno in televisione. Tuttavia, il suo campione preferito, non appartiene al mondo del volley ma a quello del motociclismo: Valentino Rossi. Se non fosse diventato un calciatore professionista avrebbe fatto il veterinario per la sua grande passione per gli animali. Ma Emanuele gioca a calcio ormai da molti anni. Ha iniziato da bambino e ha sempre fatto il portiere. Un po’ per le sue capacità e un po’ perché – ammette lui stesso – non ha mai amato più di tanto correre dietro al pallone. Il suo campione di sempre, da vero campano, è Maradona. Ancora oggi, vedere le prodezze del Pibe de Oro, lo esalta e lo fa saltare sulla poltrona. Professionalmente parlando il suo ricordo più bello è legato al giorno dell’esordio in Serie A, a San Siro: Milan-Reggina e un rigore parato a Shevchenko.

    JESS VANSTRATTAN
    Numero maglia: 13
    Jess Vanstrattan è nato il 19 luglio 1982 a Gosford in Australia da mamma Kim e papà Kim. Sua mamma lavora come arredatrice, mentre il papà è un vigile del fuoco. Ha una sorella, Brie, che fa l’imprenditrice, e un fratello, Beau, carpentiere. Attualmente è single. Lontano dal rettangolo di gioco sceglie di rilassarsi come la maggior parte dei suoi coetanei: musica, film e sport. Ascolta tutti i generi musicali, dal rock al pop, passando per la dance. Non ha un cantante preferito, né una canzone specifica. Ascolta davvero di tutto. È un grande appassionato di cinema. Adora tutti i grandi attorni internazionale: Robert De Niro, Dustin Hoffman e Morgan Freeman. Il suo film preferito è Le ali della libertà di Frank Darabont in cui recita lo stesso Freeman. Adora uscire con gli amici con cui ha iniziato a frequentare e a conoscere i locali del centro di Torino. Da quando è arrivato in Italia nel 2001 si è innamorato della cucina mediterranea. Nonostante la sua predilezione per quella nostrana, il suo piatto preferito è il churasco: un piatto di carne alla griglia, tipico della tradizione brasiliana. Non beve né vino né alcolici. Solo ed esclusivamente acqua. Il suo look si rifà molto al suo sport preferito: il surf. Sceglie quasi sempre un abbigliamento casual e sportivo, pur sapendo che in determinate occasioni, l’abito elegante è quantomeno necessario. Ha una passione smodata per le scarpe da ginnastica. Appena può, arricchisce la sua già grande scarpiera con qualche nuovo “esemplare”. È un grande appassionato di sport: surf – sport che ha iniziato a praticare all’età di 6 anni ma che attualmente ha dovuto limitare per via della sua professione di calciatore – Moto GP, di cui non perde una gara, e rugby. Il suo campione preferito è senza ombra di dubbio Valentino Rossi. La sua carriera calcistica è iniziata all’età di 7 anni nel settore giovanile del Terrigal. I suoi esordi nel mondo del calcio sono legati alla casualità: alcuni suoi amici, infatti, giocavano da tempo a pallone e lo invitarono a provare. E così è stato. All’inizio venne impiegato in attacco e man mano che cresceva, fu arretrato progressivamente fino a raggiungere la porta. Un ruolo decisivo lo ha giocato il destino: fin da piccolo, infatti, il suo campione preferito è sempre stato Mark Bosnich, mitico portiere della nazionale Australiana e, tra le altre, anche del Manchester United e dell’Aston Villa, di cui Jess è anche tifoso. Il suo ricordo più bello legato al mondo del calcio è il suo esordio con la Nazionale maggiore, mentre il sogno più ricorrente è quello di continuare a giocare per una grande società, di continuare a vincere e di poter disputare un giorno la Coppa del Mondo.

    CRISTIANO NOVEMBRE
    Numero maglia: 31
    Cristiano Novembre è nato il 15 giugno del 1987 a Brindisi. Suo papà Ubaldo e sua mamma Daniela hanno un’attività commerciale nel settore dell’argenteria. Cristiano ha anche una sorella più piccola, Giada, a cui è molto affezionato. Ha conseguito il diploma di Ragioniere – la sua materia preferita era storia – e attualmente è felicemente single. Nel tempo libero ascolta molta musica: il suo cantante preferito è Vasco Rossi, mentre la canzone a cui non potrebbe mai rinunciare è Vivere. Cristiano è anche un amante del cinema. Il suo film preferito è Blow di Ted Demme e il suo attore prediletto è proprio Johnny Depp, protagonista dello stesso Blow. Non di rado, quando trascorre a casa le sue serate di relax, si concede la lettura di qualche romanzo. Quello che ultimamente lo ha maggiormente colpito è Il Codice Da Vinci di Dan Brown. Il suo piatto preferito sono le lasagne. Non è un grande bevitore di vino, ma se deve scegliere, preferisce di gran lunga i vini rossi. Cristiano è un ragazzo normalissimo, anche nel modo di vestire. Sceglie sempre un abbigliamento sportivo e confortevole, decisamente più adatto ai giorni in cui si deve allenare. Gli abiti classici e più eleganti… beh quelli li lascia a chi ha qualche anno in più. Non segue molto lo sport: è decisamente concentrato sulla sua professione di calciatore e non perde occasione per guardare qualche partita così da approfondire la conoscenza dei suoi possibili avversari. Ogni tanto guarda le partite di basket in televisione e, quando può, va a vedere le gare casalinghe della formazione di Pesaro. Per quanto riguarda la sua vita calcistica, Cristiano ha esordito a 7 anni nel settore giovanile del Brindisi, giocando fin da subito nel ruolo di portiere. Il suo idolo di sempre è Gianluigi Buffon, il numero uno del mondo, da cui vuole imparare il più possibile per poter diventare, un giorno, lui stesso il numero uno. Se gli si domanda qual è il suo sogno nel cassetto, non ha dubbi nella risposta: esordire in serie A!

    ALESSANDRO BIRINDELLI
    Numero maglia: 2
    Alessandro Birindelli è nato il 12 novembre del 1974 a Pisa. Sua mamma si chiama Erminia ed è casalinga, mentre il papà si chiama Paolo ed è pensionato. Ha una sorella più grande, Tiziana a cui è molto legato.
    È sposato con Silvia conosciuta sui banchi di scuola e da cui ha avuto due fantastici bambini: Samuele e Matteo.Ha conseguito il diploma di Terza Commerciale.Lontano dai campi di calcio, adora passare il tempo con i suoi figli. Ascolta molta musica: Robbie Williams, Vasco Rossi ed Eros Ramazzotti sono i suoi cantanti preferiti.Il suo film preferito è La vita è bella di Roberto Benigni anche se adora Denzel Washington e tutte le sue pellicole. È particolarmente attento e critico nei confronti della televisione. È convinto infatti che molte trasmissioni non siano delle più educative per i bambini e pertanto la televisione, in casa Birindelli, si accende molto poco. Ciò che si guarda con interesse e attenzione sono i documentari e i programmi dedicati a viaggi, cucina e cultura in generale: è un modo molto divertente per viaggiare stando seduti sul divano di casa. Da buon toscano è un grande appassionato di cucina e dei buoni vini. Il suo piatto preferito è un bel plateu di pesce crudo, anche se non potrebbe mai rinunciare alle lasagne al pesto che gli prepara sua mamma.Fare una scelta su un vino è davvero difficile, ma dovendo scegliere per accompagnare il plateau di pesce, indicherebbe un Vermentino di Gallura servito molto freddo.Alessandro è un ragazzo attento al suo look. Generalmente opta per vestiti casual e sportivi, anche se sa che in alcune occasioni, il vestito elegante è d’obbligo. Ha una vera passione per gli orologi d’epoca da collezione e in modo particolare per i loro meccanismi interni. Quando non si allena o non è impegnato in qualche partita, gioca spesso a tennis e va in piscina a nuotare. Aveva iniziato a giocare con una certa regolarità a golf, anche se ultimamente non è più riuscito ad allenarsi quanto avrebbe voluto. I suoi campioni preferiti sono Roger Federer e Tiger Woods, che considera uomini completati e dotati di un qualcosa in più, non soltanto dal punto di vista sportivo: ciò che fa la differenza tra un ottimo atleta e un campione. Ha iniziato a giocare a calcio all’età di 8 anni nella squadra del San Frediano (un piccolo paese in provincia di Pisa non lontano da casa sua) e da sempre è stato un grandissimo tifoso juventino. Il suo mito fin da piccolo era Michel Platini, anche se considera Paolo Maldini un vero esempio sotto tutti i punti di vista: professionalità, classe e sportività. Il suo primo ruolo era quello di ala destra tornante e, solo in Primavera, ha cominciato a giocare come terzino. L’anno più bello della sua storia calcistico resta il 1997. In pochi mesi, ottenne la promozione con l’Empoli in Serie A, vinse i Giochi del Mediterraneo, arrivò a Torino, ottenne il posto di titolare, vinse la Supercoppa Italiana ai danni del Vicenza e conquistò il suo primo scudetto. Niente male davvero! Ricorda con molto piacere anche l’arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina dell’Empoli che all’epoca militava in serie C. L’attuale tecnico della Roma lo convinse personalmente a rimanere e in due anni conquistarono la Serie A. Quella fu la vera rinascita della società e diede ad Alessandro la possibilità di essere visionato dalla Juventus e, successivamente, ingaggiato. Il sogno nel cassetto è quello di poter realizzare un impianto polivalente dove permettere ai giovani di crescere e di fare sport nel rispetto degli altri e nella condivisione delle diversità.

    GIORGIO CHIELLINI
    Numero maglia: 3
    Giorgio Chiellini è nato a Pisa il 14 agosto del 1984 da papà Fabio e mamma Lucia. Ha 3 fratelli: Claudio, suo gemello, Giulio e Silvia. Si è diplomato al Liceo Scientifico ed essendo appassionato delle materie di carattere scientifico, si è iscritto alla Facoltà di Economia e Commercio a Torino. Giorgio è un grande appassionato di videogames e del sito internet www.hattrick.org. Gli piace molto leggere. Dal punto di vista musicale, non ha gusti ben definiti. Un occhio di riguardo è sempre rivolto a Luciano Ligabue, il cantautore che più di tutti lo colpisce e lo emoziona. La sua canzone preferita è “Piccola stella senza cielo”. Va spesso al cinema: il suo film preferito è “I soliti sospetti”, anche se i film di Roberto Benigni, l’artista italiano che apprezza maggiormente, lo hanno sempre incuriosito ed attratto. Se dovesse invitarvi a cena vi farebbe assaggiare gli spaghetti al limone, magari accompagnati da un buon Chianti fresco, il suo vino preferito. Il suo look è semplice e sobrio. Predilige i vestiti sportivi. Giorgio adora tutto lo sport: il tennis, la pallavolo e soprattutto il basket NBA di cui è un vero appassionato. Il suo campione preferito è il tennista Federer. Ha iniziato a giocare a 6 anni nel Livorno e, all’inizio, veniva impiegato come centrocampista centrale. Poi, cresciuto, ha ricoperto il ruolo di centrocampista esterno per poi diventare terzino. Oggi nella Juventus, grazie alla sua duttilità, gioca anche come centrale difensivo. Il momento professionale che ricorda con maggiore gioia la partita in Nazionale maggiore giocata a Milano: Italia-Scozia terminata 2-0 per gli azzurri. Il suo sogno? Poter un giorno alzare la Coppa del Mondo con la maglia della nazionale e vincere la Champions League con i colori bianconeri.

    JONATHAN ZEBINA
    Numero maglia: 5
    Jonathan Zebina è nato il 19 luglio del 1978 a Parigi. Sua mamma si chiama Martine e suo papà Denis. Sua mamma lavora come infermiera, mentre il papà gestisce il patrimonio familiare. Jonathan ha un fratello, Alexis, e una sorella, Julia. Entrambi sono studenti.Ha regolarmente conseguito il diploma di ragioneria ed è felicemente single.
    Jonathan è un vero appassionato d’arte. Nel 2007 scorso ha inaugurato una galleria d’arte a Milano dove passa la maggior parte del suo tempo libero. Ama l’arte in tutte le sue forme, siano esse musicali, cinematografiche o altro.Ascolta molta musica: soul, R’N’B, jazz, house, pop, rock, lunge, a seconda dei momenti che attraversa e dei suoi stati d’animo. Ama diversi gruppi musicali e citarli tutti sarebbe davvero lungo. Ciò che è sicuro è che la musica è uno degli elementi portanti della sua giornata tipo.
    Adora anche il cinema d’autore. Molti sono i film che lo hanno colpito e che porta nel cuore ma forse quello che ultimamente lo ha maggiormente emozionato è Babel di Alejandro Gonzalez.Il suo più grande hobby rimane però la famiglia: adora trascorrere intere giornate con i suoi familiari a discutere delle cose più varie. Guarda pochissima televisione.Il suo piatto preferito? Impossibile citarne solo uno. Ama il vino, ma non i super alcolici.Jonathan è molto attento al suo look. Sceglie gli abiti a seconda dell’occasione e soprattutto a seconda del suo stato d’animo e del suo umore. È un amante dei particolari: orologi, anelli e occhiali sono gli aspetti che cura con maggiore attenzione.Non è esasperato dallo sport. Non segue con ansia tutto ciò che viene trasmesso, ma resta comunque un amante del gesto atletico perfetto. Qualsiasi sia lo sport. Il campione di tutti i tempi è secondo lui Cassius Clay – Mohammad Ali. Non solo per il suo enorme strapotere fisico capace di dominare e vincere qualsiasi avversario, ma anche per come ha saputo mettere al servizio degli altri la sua grande notorietà.Jonathan ha iniziato a giocare a calcio all’età di 7 anni nella squadra del Palaiseau della periferia parigina. Fin da ragazzo ha sempre ricoperto il ruolo di difensore.Il suo ricordo più bello in bianconero è la sua partita d’esordio: 12 settembre del 2004, Brescia-Juventus 0-3, tutto da incorniciare compreso il suo magnifico assist. È molto riconoscente per la fortuna che ha avuto nell’intraprendere la carriera di calciatore. Ogni giorno è il suo giorno più bello. Un sogno nel cassetto? Poter vivere e lavorare a New York, il centro del mondo.

    JEORGE MANUEL ALMEIDA GOMES DE ANDRADE
    Numero maglia: 14
    Jorge Andrade è nato il 9 aprile 1978 a Lisbona.
    Si è sposato con Sara nel 2000 e insieme hanno avuto due bellissimi gemelli: Tiago e Lucas.Nel suo tempo libero ama tenersi occupato con diverse attività. La prima in ordine di importanza è sicuramente la famiglia. Inoltre ascolta molta musica, guarda film, suona la chitarra, legge i giornali e naviga in internet. Ha anche una discreta passione per i videogames, ma da quando sono arrivati i due figli, il tempo a disposizione è sempre meno.I suoi gusti musicali spaziano dalla musica africana, all’hip pop, l’R’N’B e il pop. La sua canzone preferita è Vivir Sin Aire di Manà, mentre i suo cantanti prediletti sono Juanes e Joss Stone.Ultimamente anche l’utilizzo della televisione è riservato a Tiago e Lucas, ma quando può si concede la visione di qualche pellicola d’autore. Il suo attore preferito è Denzel Washington, mentre Sandra Bullock è la sua icona al femminile. Il film preferito? Saw 1 e 2. Jorge si sta abituando molto velocemente alla cucina italiana. Nonostante però inizi ad amare la cucina nostrana, rimane molto legato alla cultura del suo paese d’origine. Il suo piatto preferito è il Cachupa y Bacalao, piatto della cucina tipica portoghese a base di merluzzo.La sua bevanda preferita è invece lo Zumos una specie di frullato a base di frutta. Jorge è un ragazzo molto attento al suo look pur non essendone esasperato. Sceglie quasi sempre un abbigliamento casual, più comodo ed informale. Una sua vera passione? Le camicie. Di tutti i materiali, di tutti i colori e tipi. Una vera mania. Ha esordito all’età di 8 anni insieme al fratello, nella squadra giovanile dell’Estrella da Amadora in cui aveva giocato anche il loro papà (all’epoca la squadra militava in terza divisione). Poi, nel 2000, si è trasferito al Porto per approdare dopo due anni al Deportivo La Coruna. Nella sua carriera ha vinto una Coppa di Portogallo e una Supercoppa di Spagna, ma ha ancora molta fame di successi. Un sogno? Tornare a vincere indossando i colori bianconeri.

    ZDENEK GRYGERA
    Numero maglia: 21
    Zdenek Grygera è nato il 14 maggio 1980 a Pollepy u Holesova nella Repubblica Ceca. Suo papà si chiama Svatopluk e lavora in banca. Sua mamma Alena è direttrice di una scuola elementare. Ha anche una sorella che si chiama Andrea.È sposato con Lucia da cui ha avuto un magnifico bambino, David.Nel suo tempo libero ascolta molta musica: pop, rock e tutta la musica italiana.Passa molto tempo con la famiglia. Il figlio David ha bisogno di molte attenzioni e inoltre gli è sempre piaciuto uscire con la sua famiglia per un caffè o per fare shopping. Torino è una città nuova che desidera scoprire e conoscere nel minor tempo possibile.Non guarda molti film e non è un amante della televisione.Ha sempre apprezzato la cucina italiana e già quando abitava ad Amsterdam era solito andare a cena nei ristoranti italiani nel centro della città. Una tradizione che qui ha deciso di continuare. Non beve molto vino anche se è rimasto piacevolmente sorpreso dalla Barbera e dal Barolo.Il suo è un modo di vestire semplice e sportivo. Predilige jeans e maglietta che trova decisamente più comodi per i giorni in cui si deve allenare. Alla sera, quando esce con gli amici, opta per un abbigliamento più elegante che si intoni con il motivo della serata. E'un grande appassionato di orologi: appena può ne acquista di nuovi.Zdenek è un vero sportivo, anche lontano dai campi di calcio. Gioca a tennis e segue volentieri l’hockey su ghiaccio – sport molto diffuso nella Repubblica Ceca – lo sci e la Formula 1.La sua carriera calcistica è iniziata a 5 anni nella squadra dell’Holesov, allenata da suo papà.Fino all’età di 10 anni si è cimentato in tutti i ruoli poi, approdato nella squadra dello Zlin, fu impiegato definitivamente come difensore puro, capace di giocare sia esterno sia come centrale.I suoi miti di sempre sono sempre stati i più famosi difensori italiani: da Ferrara a Maldini per arrivare a Cannavaro e Nesta.Il suo momento più bello? Senza ombra di dubbio l’esordio con la Nazionale Ceca nel Campionato del Mondo.Si augura di poter vestire a lungo la maglia della Juventus e di togliersi la soddisfazione di vincere lo Scudetto.

    NICOLA LEGROTTAGLIE
    Numero maglia: 33
    Nicola Legrottaglie è nato a Gioia del Colle, in provincia di Bari, il 20 ottobre del 1976.Suo papà Pietro è impiegato, mentre mamma Lucia è casalinga. Ha una sorella, Celeste, a cui è molto affezionato e che gli ha regalato due magnifiche nipotine: Vanessa e Aurora.Si è regolarmente diplomato perito e la materia che più preferiva era l’inglese.Nel suo tempo libero ama ascoltare tanta musica – Michael Bolton e Gabrielle sono i suoi artisti preferiti –, guardare la televisione e leggere.Il suo film preferito è Vento di Passioni, mentre l’attore che segue con maggiore attenzione è Al Pacino. Il suo libro preferito? La Sacra Bibbia, grazie a cui ha riscoperto la gioia di vivere e l’amore verso il prossimo.Il suo piatto preferito è la pasta alla genovese. Non si tratta del pesto della tradizione ligure, bensì di una pasta condita con del macinato di carne in bianco. Il vino è un elemento fondamentale del mangiare bene e Nicola è anche un discreto intenditore. Il suo preferito? Il Primitivo.Sceglie sempre il suo look in base alle occasioni: eleganti per cene o serate in compagnia, più sportivi e comodi per le giornate in cui si allena. Adora in modo particolare la scarpe sportive.Nicola, o “il duca” – come lo hanno soprannominato alcuni suoi compagni – segue con molta attenzione tutti gli sport. Quando è a casa infatti, gli piace guardare i match di volley e tennis in televisione. Il suo mito di sempre è Ivan Lendl, il grande tennista cecoslovacco.A calcio ha iniziato a giocare giovanissimo nell’Inter Club Mottola, nel ruolo di centrocampista. Ricorda con grande piacere gli anni della sua scuola calcio e i tre mister che più lo hanno aiutato a crescere: Rogante, Lentini e Greco. Approdato alla Pistoiese, mister Catuzzi ha iniziato ad impiegarlo come difensore centrale.Il suo momento più bello con la maglia bianconera è sicuramente la vittoria della Supercoppa Italiana nel 2003 mentre, lontano da Torino, ricorda con grande emozione il suo primo gol in Nazionale.

    CRISTIAN MOLINARO
    Numero maglia: 28
    Cristian Molinaro è nato a Moio della Civitella, in provincia di Salerno, il 30 luglio 1983. Suo papà si chiama Emilio e insegna educazione fisica in una scuola media. Anche sua mamma Franca è insegnante, ma nelle scuole elementari. Cristian ha due fratelli, entrambi più grandi: Bartolomeo, commercialista e Angelo, professore di lettere. Insomma, una famiglia dedita all’insegnamento. Cristian è diplomato in ragioneria e le sue materie preferite, manco a dirlo, erano quelle letterarie.Cristian è un vero appassionato di videogames. Predilige i giochi di simulazione e di corse automobilistiche, che sono diventate ormai una vera passione.
    Quando si ritaglia dei momenti di relax ama ascoltare musica e, anche se Ligabue è il suo cantante preferito, non disdegna assolutamente quella internazionale.È anche un grande appassionato di film. Uno su tutti? Ogni maledetta domenica di Oliver Stone. Il suo attore preferito è Denzel Washington, bravissimo in John Q, mentre al femminile la sua scelta ricade decisamente su Meg Ryan.Non guarda molta televisione, però adora gli spettacoli comici come Zelig, in cui dove lavorano i sui preferiti, Claudio Bisio e il comico Raul Cremona.Ormai da più di dieci anni suona la chitarra, rigorosamente classica, ed è un vero appassionato di computer. Ancora una particolarità? Colleziona i fumetti di Spiderman.Cristian è un ragazzo davvero goloso. Adora i dolci in tutte le loro forme e aspetti. Il suo preferito? Senza ombra di dubbio la crostata. È anche un discreto conoscitore di vini. Fare una lista dei suoi preferiti sarebbe impossibile in quanto sostiene che ogni vino possiede le sue caratteristiche ma dovendo fare due nomi, sceglierebbe il Tocula, vino bianco campano, e il Brunello di Montalcino tra i rossi.Non è ossessionato dal look. Predilige un abbigliamento sportivo per la sua comodità, ma ammette di non spendere molti soldi per i vestiti.Cristian adora lo sport in ogni sua forma. È un grande appassionato di tennis, che pratica d’estate. Il suo sportivo preferito, lontano dai rettangoli verdi del pallone, è Roger Federer. Segue anche con molta attenzione il motomondiale.Ha iniziato a giocare all’età di 5 anni nella squadra del Gelbison. Il suo ruolo iniziale è sempre stato quello di ala sinistra. Una volta approdato nei Giovanissimi della Salernitana, è stato spostato nel ruolo di terzino. L’arrivo in bianconero, rappresenta il momento più bello, finora, della sua carriera e si augura di poter vestire per molto tempo la maglia della Juventus.Ha due sogni ricorrenti. Da un punto di vista professionale si augura di poter raggiungere un giorno la Nazionale maggiore e di poter disputare – e magari vincere – la Champions League. Nel privato sogna una bella e grande famiglia, proprio come quella in cui è cresciuto.

    GUGLIELMO STENDARDO
    Numero maglia: 25
    Guglielmo Stendardo è nato a Napoli il 6 maggio del 1981. Suo papà si chiama Giovanni, è laureato in sociologia e lavora come agente assicurativo. Sua mamma Anna lavora come medico presso l’USL di Agropoli. Ha due fratelli: Tiziana, giovane studentessa e giocatrice di basket, e Mariano anch’egli calciatore (e difensore centrale) e attualmente in forza al Messina. Willy, come è soprannominato nello spogliatoio, ha conseguito il diploma di liceo scientifico e attualmente gli mancano pochi esami per laurearsi in Giurisprudenza.Willy dedica molto del suo tempo libero allo studio, ma quando vuole rilassarsi sceglie i film (Il Miglio Verde, Il Gladiatore e C’era una volta in America sono i suoi preferiti). Adora i libri di filosofia anche che attualmente legge di più quelli universitari, indispensabili per superare i suoi esami.Il suo cantante preferito è Renato Zero di cui è un grandissimo estimatore. La sua canzone del cuore? Senza dubbio, Il cielo.Guglielmo è un amante della buona e sana cucina. Predilige i primi piatti alle altre portate e sostiene soprattutto gli spaghetti alle vongole veraci.È un ragazzo molto attento al suo look. Predilige un abbigliamento sportivo per la sua comodità, ma ammette di essere molto attento anche ai vestiti che donano un tocco più elegante.Willy adora lo sport in ogni sua forma. È un grande appassionato di tennis, di basket (soprattutto dell’Nba) e di pallavolo. Il suo sportivo preferito, lontano dai rettangoli verdi del pallone, è il tennista Nadal.Ha iniziato a giocare all’età di 8 anni nel settore giovanile del Napoli. Il suo ruolo è sempre stato quello di difensore centrale. In alcune occasioni è stato impiegato a centrocampo, ma la sua vera casa è la difesa. L’arrivo in bianconero rappresenta un momento molto bello della sua carriera e si augura di poter dare il suo contributo alla causa bianconera.Willy è un ragazzo che si concentra molto sul suo lavoro e il suo impegno e la sua abnegazione in allenamento sono d’esempio e di stimolo per tutti. Il suo sogno nel cassetto? Raggiungere la Nazionale e poterne difendere i colori nelle competizioni internazionali.

    CRISTIANO ZANETTI
    Numero maglia: 6
    Cristiano Zanetti è nato il 10 aprile 1977 a Carrara da mamma Nerina e papà Umberto. Ha un fratello, Giuseppe, e una sorella, Giulia, di 13 anni più piccola e a cui è molto legato.Cristiano è uno sportivo a tutto tondo: adora il windsurf – a cui si è avvicinato giovanissimo – lo sci, che per motivi legati alla professione non può praticare quanto vorrebbe, e il rally che rappresenta la massima espressione degli sport motoristici di cui è un grande appassionato. Non per nulla il campione che preferisce è Valentino Rossi.Nel tempo libero ascolta molta musica. Gli piacciono sia i successi intramontabili delle grandi firme italiane e internazionali (I Wish You were here dei Pink Floyd, Numb degli U2, We are the Champions dei Queen e Certe Notti di Ligabue), sia le novità trasmesse alla radio. Non guarda molta televisione. Adora Fiorello, che considera lo show-man italiano più completo. Preferisce di gran lunga un film in dvd e se dovesse consigliare un titolo, non avrebbe dubbi: “La vita è bella” di Roberto Benigni.Come tutti gli sportivi è molto attento all’alimentazione e alla forma fisica, ma quando torna a casa, non può fare a meno di mangiare la pasta al sugo di pomodoro fresco. Il tutto ovviamente accompagnato da un buon bicchiere di vino toscano.Cristiano ha iniziato a giocare a pallone all’età di 5 anni nella squadra del Poggioletto. Ha quasi sempre ricoperto il ruolo di trequartista, come il suo mito di sempre: Maradona. Solo da “grande” (dal suo primo anno tra i professionisti) è stato trasformato in centrale di centrocampo. Nella sua carriera ha ottenuto già ottimi risultati, ma ritiene che il massimo sia stata la partecipazione al Campionato del Mondo del 2002 in Corea e Giappone. Spera di avere davanti a sé ancora molti anni di professionismo e tra gli obiettivi da raggiungere si è posto quello della vittoria della Champions League.

    HASAN "BRAZZO" SALIHAMIDZIC
    Numero maglia: 7
    Hasan Salihamidzic è nato a Jablinica, in Bosnia-Erzegovina, il 1 gennaio del 1977. Sua mamma si chiama Sefika ed è casalinga. Il papà, Ahmed, è in pensione. Ha una sorella, Ilhana, nata nel 1973. È felicemente sposato con Esther da cui ha avuto tre splendidi figli: Selina, Nick e Lara.
    Quando gli si chiede che cosa gli piace fare quando non si allena, “Brazzo” – il suo soprannome, parola che nella sua lingua significa “giovane ragazzo” – non ha nessuna esitazione nella risposta: passare il tempo in famiglia. Si diverte a giocare con i bambini e ritiene doveroso aiutare Esther nelle faccende casalinghe.Quando può ascolta molta musica con particolare attenzione a Justin Timberlake e a 50 Cent. Di solito la televisione è di “proprietà” dei figli, ma quando può scegliere, riguarda con passione il suo film preferito: Il Padrino. Gli attori più amati sono Al Pacino – non a caso la scelta de Il Padrino – e Robert De Niro.In breve tempo ha saputo apprezzare la cucina italiana e se ne è innamorato. Il suo piatto preferito è diventata la pasta. Il suo cuoco preferito? La moglie che si è dimostrata abile, in breve tempo, a imparare le ricette nostrane. Gli piacciono molto anche i vini, rossi e bianchi, italiani e francesi.Sulla scelta del look non ha dubbi. Vestiti sportivi e comodi quando si allena, eleganti e sobri per quando esce la sera in compagnia della famiglia. Una sua vera passione? Gli orologi, li compra, li colleziona, li indossa.Non segue moltissimi altri sport. L’unica sua vera passione sportiva sono le partite di biliardo in televisione.Invece per il calcio, nutre una vera e propria adorazione: è il suo mondo ed è il suo grande amore, ovviamente dopo la famiglia.Ha iniziato a giocare a 8 anni in una piccola squadra bosniaca: il Turbina Jablanica. Si è poi trasferito nella squadra di Mostar (il Velez Mostar) per poi approdare nel campionato tedesco, prima nell’Amburgo e successivamente nel Bayern Monaco. Il suo mito è sempre stato Maradona che fin da piccolo cercava di imitare nei dribbling fulminei.Il suo ricordo più bello? Difficile trovarne uno solo per chi ha vinto 6 Campionati di Germania, 1 Champions League, 1 Coppa Intercontinentale, 4 Coppe di Germania e 4 Supercoppe di Germania. Sul suo sogno ricorrente invece non ha dubbi: vincere quanto prima nella sua nuova esperienza bianconera.

    MAURO GERMAN CAMORANESI
    Numero maglia: 8
    Mauro German Camoranesi è nato il 4 ottobre del 1976 a Tandil, in Argentina, dove ancora vivono suo papà, sua mamma e sua sorella. È sposato e ha tre figli.Il suo hobby principale è la musica: ormai da anni si cimenta il basso elettrico che ha imparato a suonare da autodidatta. La musica è un elemento centrale della sua giornata: oltre a suonarla ne ascolta tanta, principalmente rock. Nonostante ciò non ha né cantante né un testo a cui è particolarmente legato. Ciò che importa è che sia buona musica.Non è un grande amante del cinema, anche se ammette che Robert De Niro è l’attore che ama maggiormente. Le pellicole che preferisce? Quelle tratte da storie vere e realmente accadute. Uno dei film più belli che abbia mai visto è Great Expectations.Mauro – soprannominato “Camo” dai suoi compagni di squadra – è davvero un buongustaio. Adora tutta la cucina italiana di cui si è ormai innamorato da molti anni e ciò a cui proprio non sa rinunciare sono le lasagne. Non è un grande intenditore di vini, ma se deve scegliere, opta per i rossi.È un ragazzo attento al suo look ma non esasperato dalle mode del momento. Preferisce i vestiti casual e sportivi a quelli eleganti e più formali. Ha una discreta passione per le scarpe da ginnastica ma non da diventarne maniaco.Gioca a golf ormai da due anni con una certa regolarità e ogni tanto a tennis. In televisione segue le gare di Formula 1 e di Moto Gp e ultimamente si sta appassionando per il rugby. Il suo sportivo preferito è il golfista Ian Poulter.Per quel che riguarda il calcio ha iniziato a giocare all’età di 9 anni nella squadra Jorge Newbery e fin dagli esordi è stato utilizzato come centrocampista esterno. Il suo più bel ricordo con la maglia della Juventus è la stagione 2002/03, la sua prima in bianconero: Scudetto e finale di Champions League. Lontano da Torino e della Vecchia Signora? Beh, fin troppo semplice: la vittoria dei Mondiali. La sua più grande ambizione è quella di vincere una coppa europea con la maglia della Juventus. Una promessa che ha fatto a se stesso e che vuol fare a tutti i tifosi.

    PAVEL NEDVED
    Numero maglia: 11
    Pavel Nedved è nato il 30 agosto del 1972 a Cheb da papà Vaclav, bracciante, e mamma Ana, casalinga. Si è sposato con Ivana, all’età di 21 anni, e ha due figli che hanno i loro stessi nomi: Ivana e Pavel. Si è regolarmente diplomato geometra.Lontano dai campi di calcio, Pavel dedica molto tempo alla sua preparazione atletica: corre e fa molta attività sportiva. Smessi i panni dello sportivo, si trasforma in un papà attento e premuroso: gioca molto con entrambi i figli.Quando si vuole rilassare, ascolta un po’ di musica – Laura Pausini, Eros Ramazzotti e Shakira – e guarda qualche film, possibilmente in cui ci sia Robert De Niro, il suo attore preferito. Insomma ciò che farebbe una qualsiasi persona normale.
    È un vero buongustaio che sa apprezzare la buona tavola. Adora riscoprire i piatti tipici della tradizione popolare in cui mette radici. È stato così quando viveva a Roma ed è così anche a Torino. Adora gli spaghetti alla “poverela di Attilio”, il tutto accompagnato da un buon vino rosso piemontese, come la Barbera, il Barbaresco o il Dolcetto d’Alba.Il look di Pavel è molto vario. Come la stragrande maggioranza degli sportivi, indossa abiti comodi per quando deve allenarsi, mentre sceglie qualcosa di più elegante e più raffinato per quando deve uscire la sera. Non è particolarmente attento agli accessori anche se ha un occhio di riguardo per le scarpe, sempre intonate con il vestito, e per gli occhiali da sole.Pavel è uno sportivo che, oltre ad amare profondamente il suo lavoro, è molto attento alla forma fisica tanto da allenarsi anche nei momenti in cui i suoi compagni si riposano. Non passa giorno infatti, in cui non esca per correre, prima di recarsi al campo d’allenamento.Iniziò giocare a 5 anni nel TJ Skalná, poi passò nei settori giovanili del RH Cheb Škoda Plzen VTJ Tábor Dukla Praha e, infine, giunse nello Sparta Praga. All’inizio della sua carriera veniva spesso utilizzato come attaccante, poi, il suo allenatore di allora, intravide in lui delle grandi doti di centrocampista offensivo. Lo fece provare in quel ruolo e da allora divenne la “Furia Ceca” che noi oggi conosciamo.Con la maglia bianconera, ha vinto la bellezza di 4 scudetti. E anche se la giustizia sportiva ha decretato la rassegnazione dell’ultimo (stagione 2005/06) e la revoca di quello del 2004/05, lui li considera comunque come suoi.Lontano dai colori della Juventus ricorda con particolare emozione la vittoria della Coppa delle Coppe e della Supercoppa Europea con la maglia della Lazio.Il suo sogno più ricorrente è quello di vivere sereno con la sua famiglia e si augura che i suoi figli possano un giorno realizzarsi ed essere felici. Per quel che riguarda l’ambito sportivo, ha un unico obiettivo a breve termine: riportare la Juventus in Champions League.

    ANTONIO NOCERINO
    Numero maglia: 23
    Antonio Nocerino è nato a Napoli il 9 aprile del 1985 da papà Ciro, attualmente pensionato, e da mamma Giovanna, casalinga. Ha due sorelle: Nunzia sposata con Enzo (a cui Antonio si sente molto legato), e Patrizia.
    È fidanzato da molto tempo con Federica, una dolcissima ragazza conosciuta sui banchi di scuola.Nella sua carriera scolastica ha conseguito il diploma di ragioniere. La sua materia preferita era senza ombra di dubbio il Diritto: lo ha sempre affascinato capire a fondo la legislatura che regola il nostro vivere quotidiano.Quando è a casa e si vuole rilassare sceglie la musica, R’N’B e pop su tutti, o i film. Il suo attore preferito è Russel Crowe, il protagonista de Il Gladiatore. In televisione, sceglie soprattutto i programmi di approfondimento culturale.Gli piace molto andare a cena con gli amici, giocare con i videogames – anche se non è un vero appassionato – o concedersi alla lettura.Antonio è davvero un buongustaio e da vero napoletano non potrebbe mai rinunciare alla pizza, alla mozzarella e a tutte le specialità della tradizione partenopea. Un piatto su tutti però, è il suo vero must: i tortellini panna e prosciutto.Segue con attenzione ma senza esasperazione il mondo della moda. È un ragazzo attento al suo look e sa ben scegliere gli indumenti a seconda dell’occasione. Abiti sportivi per il giorno, più comodi e funzionali per recarsi all’allenamento, abiti più classici ed eleganti per le serate in compagnia degli amici. Scarpe? Non ne è un maniaco, ma come per gli abiti, è un aspetto che non trascura mai e che sceglie con attenzione.È uno sportivo e come tale è interessato da qualsiasi manifestazione sportiva. Segue con una certa attenzione il campionato italiano di pallanuoto, perché molto amico del mancino della squadra del Recco, Luigi Di Costanzo.Antonio ha iniziato a giocare all’età di 5 anni in una piccola squadra del suo quartiere, allenata dal papà. Il suo mito di sempre? Fernando Redondo soprannominato il Principe per il suo pregevole stile di gioco.Antonio sogna di vincere tanto con i colori bianconeri ma anche e soprattutto serenità, felicità e benessere per sé e per i suoi cari.

    CARDOSO MENDES TIAGO
    Numero maglia: 30
    Tiago Cardoso Mendes è nato il 2 maggio del 1980 da mamma Julia, maestra d’asilo, e papà Carlos, impresario. Ha un fratello, Duarte, studente. È sposato con Barbara, da cui ha avuto due splendidi figli: Beatriz e Francisco.Nel tempo libero trascorre molto tempo con la famiglia. Il piccolo Francisco ha bisogno di molte attenzioni e Tiago aiuta molto la moglie Barbara. Quando può si concede la visione di qualche buon film. Uno su tutti? Braveheart con Mel Gibson, il suo attore preferito. Ascolta molta musica: sceglie a seconda dei momenti e degli stati d’animo che vive, ma un gruppo a cui non potrebbe proprio rinunciare sono gli U2. Beautiful Day è il brano musicale che porta sempre con sé.Tiago sta imparando ad apprezzare la cucina italiana e se ne sta innamorando molto velocemente, ma un piatto a cui non può proprio rinunciare è il Bacalhau à bras (il merluzzo alla griglia). Non beve vino.Il suo look segue fedelmente la sua personalità: semplice e informale. Adora i vestiti sportivi: jeans e scarpe da ginnastica.Lontano dal campo di calcio, gioca a tennis (ammette di non essere ancora molto bravo anche perché ha da poco iniziato a prendere lezioni) e segue con molta attenzione l’hockey indoor, sport in cui la nazionale portoghese eccelle da diversi anni. È anche un grande appassionato di Formula 1 e di Moto Gp. Il suo campione preferito? Senza ombra di dubbio Federer. È lo sportivo più completo degli ultimi 10 anni. Un vero campione.Tiago ha iniziato a giocare a calcio all’età di 8 anni nella squadra del Vianense. Ha giocato come attaccante fino a 15 anni, età in cui iniziò ad essere impiegato come centrocampista. Il suo momento più bello della sua carriera calcistica? I Campionati Europei del 2004. Tutto perfetto, tranne la sconfitta in finale contro la Grecia. Ha un grande sogno professionale che spera di realizzare con la maglia bianconera: vincere la Champions League.

    MARCO MARCHIONNI
    Numero maglia: 32
    Marco Marchionni è nato il 22 luglio 1980 a Monterotondo, paese della provincia romana. Figlio di Luigina e Pietro, ha un fratello, Umberto, e due sorelle, Irene ed Elisabetta. E’ sposato con Claudia.
    Terminata la scuola media inferiore e sentendosi particolarmente portato per le materie di carattere scientifico, Marco si è iscritto a Ragioneria conseguendone il diploma. In generale gli piaceva studiare e non ha mai incontrato particolari difficoltà.Lontano dai campi di calcio, passa molto tempo con sua moglie. Si divertono a guardare film (in particolare quelli d’azione, su tutti Brevaheart in cui recita anche il suo attore preferito, Mel Gibson). Ascoltano musica e adorano fare shopping insieme. Il cantante preferito di Marco è Vasco Rossi, di cui possiede tutti gli album, anche se la canzone che ha segnato la sua storia d’amore con Claudia è Musica c’è di Eros Ramazzotti.Quando è a casa ama rilassarsi concedendosi la lettura di libri e se dovesse consigliarne uno, non avrebbe dubbi: L’uomo che sussurrava ai cavalli di Nicholas Evans.In cucina se la cava discretamente e per fare colpo su qualcuno prepara le “pendette alla vodka” di cui ormai è diventato uno specialista. Gli piace molto il vino bianco, freddo e, possibilmente, del centro Italia. Magari un buon bianco dei Castelli Romani.Marco sceglie quasi sempre un abbigliamento sportivo che gli permetta di sentirsi a proprio e agio e, soprattutto, comodo.Segue con molta attenzione tutti gli sport. Gli piacciono in particolare le attività che si praticano quando si è in vacanza, magari su una bella spiaggia. Ama anche il tennis e il calcetto che, per ovvie ragioni, non può praticare quanto vorrebbe.Marco ha esordito all’età di 7 anni nella squadra del Castelchiodato. All’inizio giocava come attaccante e solo all’età di 19 anni è stato utilizzato come ala in quanto capace di saltare l’uomo e crossare in mezzo all’area palloni invitanti per i suoi compagni. Spera di fermarsi ancora a lungo a Torino e, possibilmente, ripercorrere le orme del suo idolo Roberto Baggio. Sogna di vincere qualcosa di importante: serenità e salute sarebbero i suoi più grandi trofei.

    MOHAMED LAMINE SISSOKO
    Numero maglia: 22
    Mohamed Lamine Sissoko è nato il 22 gennaio 1985 a Mont Saint Aignan (Francia). Sua mamma si chiama Fatou e suo papà Mohamed, entrambi hanno lavorato per molti anni come impiegati in un albergo. Ha 14 fratelli e due di essi sono calciatori professionisti: uno in forza al Paris Saint German e l’altro al Valencia. Si è diplomato in economia. E’ sposato con Sokona e ha una bellissima figlia: Aicha.
    Lontano dai campi di calcio, passa molto tempo con sua moglie e con sua figlia. Ama la musica: è un appassionato di R’N’B (il suo cantante preferito è Usher) e di musica maliana. Gli piace leggere e guardare film. Il suo preferito? Non ha dubbi: Il Gladiatore.
    In cucina se la cava davvero poco. Le padrone dei fornelli in casa sua sono sicuramente la moglie Sokona e la mamma. Il suo piatto preferito è il Tiebe, un piatto della tradizione maliana, a base di riso e manzo.
    Momo, come è soprannominato nello spogliatoio, sceglie quasi sempre un abbigliamento sportivo che gli permetta di sentirsi a proprio e agio e, soprattutto, comodo.Segue con molta attenzione tutti gli sport. Ha una vera e propria predilezione per il basket Nba e il suo campione preferito è Koby Briant.I suoi sogni ricorrenti sono legati sia alla vita professionale sia a quella privata. Nel privato spera di poter riuscire a concretizzare molti progetti di solidarietà per i bambini del Mali. Vorrebbe poter costruire dei centri specializzati dove affiancare al calcio, anche una sana istruzione. Sul piano sportivo ha un solo progetto in testa: vincere tanto e subito con la maglia della Juventus.

    VINCENZO IAQUINTA
    Numero maglia: 9
    Vincenzo Iaquinta è nato il 21 novembre del 1979 a Crotone da papà Giuseppe – imprenditore – e da mamma Vittoria, casalinga. Ha una sorella di nome Adele. È sposato con Arianna, da cui ha avuto due bellissimi bambini: Edoardo e Giuseppe.Lontano dai campi di gioco, Vincenzo è un ragazzo normalissimo che ama passare molto tempo in famiglia, magari giocando con i suoi due piccoli “eredi”.Ascolta molta musica – Adriano Celentano e Renato Zero sono sicuramente i cantanti che ama di più – e guarda parecchi film. I suoi preferiti sono quelli d’azione che riescono a trasmettere più adrenalina. Non a caso il suo attore prediletto è Sylvester Stallone, interprete di Rocky.Il suo piatto preferito sono le lasagne, accompagnate da un buon vino rosso, magari un Brunello di Montalcino o un buon Cabernet.Vincenzo è attento al suo look. Predilige, come molti giovani della sua età, i vestiti sportivi che considera più comodi e funzionali. Solo se estremamente necessario, opta per gli abiti classici ed eleganti. Non utilizza particolari accessori nel suo modo di vestire, ma ha una passione smodata per gli orologi.Al di fuori del mondo del pallone ha provato a giocare qualche volta a golf, sport molto interessante e avvincente ma altrettanto difficile e complicato. In televisione segue con grande attenzione il tennis e in modo particolare tutti gli incontri di Roger Federer che considera l’atleta più completo nel panorama sportivo extra-calcistico.Ha iniziato a giocare a pallone a 6 anni nel Reggiolo e fin dagli esordi ha sempre giocato come attaccante, proprio come il suo idolo di sempre Marco Van Basten. Quando gli si chiede di citare il momento più bello della sua carriera, la risposta giunge immediata senza neanche bisogno di pensarci: la vittoria della Coppa del Mondo. Con la Juve si augura di vincere tanto, tutto il possibile, magari realizzando l’accoppiata vincente scudetto e Champions League. Per il futuro si augura tanta serenità e tanta fortuna e magari, due figli calciatori professionisti proprio come il papà.

    ALESSANDRO DEL PIERO
    Numero maglia: 10
    Alessandro Del Piero è nato il 9 novembre del 1974 a Conegliano Veneto, in provincia di Treviso. Ha un fratello più grande di nove anni, Stefano, calciatore dilettante e attualmente suo procuratore. La madre Bruna e il padre Gino, elettricista, sono stati sempre molto presenti nella sua vita. È felicemente sposato con Sonia da cui ha avuto un figlio: Tobias.
    Nel tempo libero ascolta molta musica, sia internazionale che italiana, ma un occhio di riguardo è sempre rivolto agli Oasis, in quanto amico di Noel Gallagher, il famoso chitarrista e leader della band. Ama il cinema d’autore. Il suo attore preferito è Robert De Niro. Alessandro, pur non avendo un genere preferito, ama molto leggere: spazia dai thriller ai grandi classici della letteratura italiana, senza disdegnare qualche bel romanzo di narrativa contemporanea.Il suo piatto preferito è il risotto. Non è un grande intenditore di vini, ma predilige quelli bianchi veneti: su tutti, il prosecco di Valdobbiadene. Il suo look è molto vario. Ama sia l’abbigliamento comodo e sportivo, ideale per andare agli allenamenti o a giocare a golf – sport di cui è ormai un vero appassionato -, sia quello più classico ed elegante. È anche titolare della linea d’abbigliamento Cashus.Alessandro ama lo sport in tutte le sue espressioni. Oltre al calcio, segue il campionato NBA di pallacanestro, gioca a tennis e, ormai da qualche anno, ha cominciato a praticare con regolarità il golf, disciplina che lo appassiona e lo rilassa. Il suo campione preferito, fuori dal mondo del calcio, è Steve Nash, il cestista canadese di cui è anche un grande amico.Iniziò a giocare all’età di 8 anni nella squadra del San Vendemiano per poi passare in quella del Conegliano. Fin da bambino è stato un tifoso juventino.Sarebbe molto difficile per lui identificare il momento più bello della sua storia con la maglia bianconera: la Coppa Intercontinentale, la Champions League, i molti Scudetti vinti, tutti con un sapore nuovo e diverso al tempo stesso. In Nazionale, il massimo l’ha raggiunto con la vittoria dei Mondiali in Germania. Un sogno ricorrente? La serenità e la felicità dei suoi cari, a cui è molto legato e per cui farebbe davvero di tutto.

    DAVID TREZEGUET
    Numero maglia: 17
    David Trezeguet è nato il 15 ottobre del 1977 a Rouen in Francia. Sua mamma si chiama Beatrice e suo papà - che fu calciatore prima del Chacarita Junior e poi dell’Estudiantes e che attualmente è anche il suo procuratore - si chiama Jorge. Lasciata la Francia, per seguire gli impegni calcistici del padre, David approda in Argentina dove vive fino all’età di 17 anni.È sposato con Beatrice e ha un figlio di nome Aaron a cui mamma e papà parlano sia in francese sia in spagnolo.
    Nel tempo libero ascolta molta musica, guarda qualche film in televisione e non disdegna la lettura. Adora fare shopping per le vie di Torino che definisce essere la città ideale per uno come lui: grande, vitale, ma allo stesso tempo decisamente riservata.
    Adora in particolare la musica latina, ma anche la house e l’R’N’B. Il suo attore preferito è John Travolta, anche se gli piacciono molto anche altri “mostri sacri” di Hollywood come De Niro, Al Pacino e Dustin Hoffman. Il film preferito è Seven di David Fincher, un thriller, il genere che predilige.
    David è un amante della carne. Da ragazzo ha abitato in Argentina e si è innamorato della sua cucina, la cui principale risorsa è la carne, tra le migliori al mondo, che viene preparata alla brace (braseros), allo spiedo (asados), sulla griglia (churrascos) o bollita (puncheros), e offerta sempre in grandi porzioni, con contorno di legumi, patate, riso o mais e varie salse di accompagnamento, come il chimichurri.
    Approdato in Italia ha scoperto la cucina mediterranea di cui è diventato ben presto un vero appassionato: pasta, riso e i primi piatti in genere, sono i preferiti.Il look di David rispecchia la sua personalità: sobria e attenta a non eccedere. Alterna vestiti sportivi ed eleganti. Non utilizza particolari accessori, ma se dovesse identificare qualcosa a cui fa attenzione, non avrebbe dubbio: gli occhiali da sole. Non è ossessionato dalla moda, ma fa molta attenzione nell’abbinamento dei colori.
    Non segue e pratica molti altri sport. Il tennis è quello che lo appassiona maggiormente. È impressionato dallo strapotere fisico di Federer. Quando può si concede qualche scambio.David inizia a giocare a calcio a 8 anni nelle giovanili dell’Atletico Pratense, con l’assoluta intenzione di imitare il suo mito di sempre: Diego Armando Maradona. Nella stagione 1995/96 viene acquistato dal Monaco, squadra in cui milita fino al 2000.
    Approdato alla Juventus ha vinto molto: 4 campionati italiani (li considera tali anche se uno è stato revocato e uno riassegnato), 2 Supercoppe italiane e 1 titolo di capocannoniere nella stagione 2001/02. Scegliere tra tanti momenti felici, uno che sia maggiormente rappresentativo, sarebbe davvero impossibile.Lontano da Torino e lontano dalla sua “Vecchia Signora”, invece, non ha dubbi: i le vittorie più significative della sua carriera di calciatore sono state quelle del Campionato del Mondo del 1998 e del Campionato Europeo del 2000.Il “David uomo” si augura per il suo futuro e per quello dei suoi cari tanta serenità e tanta felicità. Il “David calciatore” ha invece un unico chiodo fisso: tornare a vincere con la Juventus nel minor tempo possibile.

    RAFFAELE PALLADINO
    Numero maglia: 20
    Raffaele Palladino è nato il 17 aprile 1984 a Mugnano (Napoli). Sua mamma si chiama Rosa e suo papà Guglielmo. Ha una sorella, Milena, e due fratelli, Michele e Biagio, con i quali da piccolo giocava a pallone nel cortile di casa. Si è diplomato geometra.Nel suo tempo libero adora uscire con gli amici più intimi: cinema, ristorante e bowling sono i suoi divertimenti preferiti. Gli piace molto rilassarsi ascoltando dischi di cantanti e gruppi hip pop e rock. Però la musica leggera italiana – Eros Ramazzotti in particolare – occupa sempre un posto privilegiato nella sua personalissima “play-list”. Quando trascorre a casa la serata gli piace guardare dei film. Il suo preferito è “Il Gladiatore” mentre Denzel Washington è l’attore che predilige. Come personaggi del “piccolo schermo” adora Paolo Bonolis che considera il migliore nel panorama televisivo italiano.Raffaele è anche un buongustaio e ama la buona cucina. Da napoletano verace adora la pizza e la mozzarella, ma ciò a cui non può proprio rinunciare sono gli spaghetti al sugo di pomodoro fresco.Palladino, o “Palla” come è stato ribattezzato dai suoi compagni, predilige gli abiti comodi e le scarpe da ginnastica. Non utilizza molti accessori, l’unico dettaglio che cura con molta attenzione è l’orologio. Una vera passione.Come quasi tutti i calciatori, segue con molta attenzione tutti gli sport. Gli piacciono in particolare il tennis e il golf, che spera un giorno di poter praticare con continuità. Non a caso il suo sportivo preferito, al di fuori dell’ambiente del calcio, è Tiger Woods.
    Raffaele ha iniziato a giocare a pallone solo all’età di 13 anni. All’inizio della carriera, fino all’arrivo nel settore giovanile della Juventus, giocava come centrocampista. A 17 anni, con la maglia bianconera ha iniziato a ricoprire il ruolo di attaccante.Poter vestire i colori della Vecchia Signora ha rappresentato un traguardo insperato per lui. Basti pensare che fin da piccolo aveva il poster di Alessandro Del Piero appeso in camera. Nella sua giovane carriera si è già “tolto” alcune soddisfazioni: con il settore giovanile ha vinto tornei prestigiosi e, con la prima squadra, incornicerebbe sicuramente il suo primo gol nella partita Albinoleffe-Juventus del 18 novembre 2006. Se gli si chiede qual è – calcisticamente parlando – il suo sogno, Raffaele non ha dubbi nella risposta: vincere il Pallone d’Oro.

    CLAUDIO RANIERI
    Allenatore
    Prima come calciatore e poi come allenatore, da oltre 30 anni è uno dei personaggi più noti del panorama calcistico italiano.
    La sua carriera da atleta inizia alla metà degli anni ’70 nella Roma allenata dal “Mago” Helenio Herrera. Dalla Capitale a Catanzaro, dove vive la parentesi più lunga e importante: dal 1974 al 1982 è uno dei baluardi della squadra calabrese che per sei anni milita in Serie A. Catania e Palermo sono le ultime tappe, prima di iniziare nel 1986 la proficua esperienza da tecnico.Gli inizi sono al Vigor Lamezia e al Campania Puteolana. Cagliari è la prima piazza importante dove mostra le sue qualità: in due anni, i sardi passano dalla C al ritorno in A e vincno una Coppa Italia di serie C. Da qui l’approdo al Napoli. Partito Maradona, Ranieri dà fiducia al giovane Gianfranco Zola e la squadra conquista il quarto posto che significa Europa. Dopo un anno di stop, dal 1993/94 è alla Fiorentina, appena retrocessa. La riporta nella massima serie e prima di lasciare conquista una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.Dal 1997, inizia la lunga avventura all’estero.
    Prima tappa la Spagna, Valencia, con cui vince una Coppa del Re. Nel 1999 è all’Atletico Madrid. Nel 2000 il trasferimento in Inghilterra, sulla panchina del Chelsea con cui ottiene un secondo posto in Premier League e una semifinale di Champions League. Nel 2004 il ritorno a Valencia: un’esperienza più breve della prima, ma caratterizzata dalla vittoria di una Supercoppa Europea.Nel febbraio 2007, dopo quasi due anni di inattività – periodo nel quale ha intrapreso la carriera di opinionista tv -, l’arrivo a Parma dove compie un’impresa, contribuendo alla salvezza del club.
    E’ l’allenatore della Juventus dal 4 giugno 2007.




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    Edited by ezequiel. - 26/9/2008, 20:57
     
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    Aggiusta il titolo bibo.

    L'ho fatto nero il colore, se volete possiamo cambiare.
     
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  3. Bibo90
     
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    se riesci a farlo bianco e nero sarebbe perfetto :D
     
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    Ok, ora vediamo come sta bianco e nero.

    Non posso modificarlo, perchè mettendo due colori supero i limiti del numero di caratteri disponibili per il titolo.
    Intanto io ho inserito il banner in firma!
     
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  5. DavideTO
     
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    E finalmente un club decente :P grande bibo ! E smpr forza juve!!!
     
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  6. Bibo90
     
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    si zlatan ho notato cmq è bello così nero

    grazie davide :D FORZA JUVE
     
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  7. bigboydamy
     
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    wow!! complimenti davvero! FORZA JUVE! sono aperte le iscrizioni??
     
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  8. calaiò93
     
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    a che cosa bigboydamy?
     
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  9. Bibo90
     
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    big nn preoccuparti nn ci vogliono iscrizioni per partecipare a questo fan's club intervieni quando vuoi posta notizie news ovviamente sulla mitica JUVE :D
     
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  10. DavideTO
     
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    Raga La news e gia arrivata qua? La Juve ha preso piatti...
     
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  11. Bibo90
     
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    no nn l'ho sentita però posso affermare che:

    Lubos Kalouda, gioiello dell’Under 20 ceca vicecampione del mondo nel 2007, si allontana dalla Juve. Il centrocampista del Brno, che a gennaio è stato a un passo dal trasferirsi in bianconero, è infatti entrato nel mirino del Chelsea e del CSKA (due società notoriamente vicine, al punto di essere state oggetto di un’inchiesta dell’Uefa). In particolare i moscoviti sarebbero vicini al concretizzare. Lo ha svelato il direttore generale del Brno, Roman Pros: «Il club russo ha fatto un’offerta per il giocatore. Noi abbiamo posto le nostre condizioni, ora spetta a loro decidere»


    Secondo quanto riportato stamattina da Tuttosport, la dirigenza della Juventus e Raffaele Palladino (23) sarebbero vicini al rinnovo di contratto. Sfumerebbero così le piste inglesi, in cima alle quali c'era l'Arsenal di Wenger, per l'attaccante napoletano cresciuto nel Benevento. Fattore importante per il prolungamento sarebbe l'utilizzo di Nedved "a corrente alternata" la stagione prossima, che creerebbe senz'altro lo spazio in più richiesto da Palladino, specie se arrivasse anche Amauri.


    Gigi Buffon riposerà nel prossimo turno di campionato: il numero uno bianconero non sarà convocato per il match contro la Reggina, dove sarà Belardi a giocare titolare. Per Buffon si tratterà di un riposo concordato con lo staff sanitario della Juventus, a causa dei residui fastidi alla schiena, da non rischiare eccessivamente visto il delicato momento della squadra bianconera verso la qualificazione in Champions.
     
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    Io direi che un rinnovo di palladino sarebbe un buon "acquisto" per la società, se gestito bene palladino può dare tanto!
     
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  13. Bibo90
     
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    si è giovane ha tanto da dare ancora e poi è l'erede di Alex Del Piero anche se come lui nn ce ne sono :D
     
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  14. bigboydamy
     
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    CITAZIONE (Bibo90 @ 20/2/2008, 20:31)
    big nn preoccuparti nn ci vogliono iscrizioni per partecipare a questo fan's club intervieni quando vuoi posta notizie news ovviamente sulla mitica JUVE :D

    ok grazie ^_^
     
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  15. Bibo90
     
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    di nulla :)
     
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