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  1. zlatan90
     
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    Italia, il "double" si può fare

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    La Nazionale di Roberto Donadoni, mattatrice del gruppo B, è in grado di confermarsi anche a Euro 2008. La squadra è competitiva e il gruppo, come nel 2006 in Germania, può fare la differenza

    MILANO, 30 novembre 2007 - Un girone di qualificazione conquistato al primo posto con personalità. Gran parte del merito è di Roberto Donadoni che, fra dubbi e critiche, ha tenuto saldo il gruppo di Lippi, plasmandolo a suo piacere, mantenendo salda quell'unità che in Germania, nel 2006, fece la differenza e inserendo alcuni elementi divenuti indispensabili, come Ambrosini, Panucci e Di Natale. La vittoria di Glasgow ha rinforzato la consapevolezza della squadra che può ripetere il miracolo tedesco anche in Austria e Svizzera. La rosa è infatti competitiva e l'ossatura azzurra è ormai delineata. Inserita nella seconda fascia, l'Italia potrebbe ritrovarsi in un girone di ferro, magari ancora contro la Francia. Ma è sensazione comune che i campioni del mondo possono affrontare e battere chiunque.
    COSÌ NELLE QUALIFICAZIONI A EURO 2008 - Come un diesel di vecchia fattura, la Nazionale ha costruito gara dopo gara la sua splendida qualificazione alla fase finale. Pesante l'eredità lasciata da Lippi a Donadoni. L'esordio a Napoli contro la Lituania finito 1-1 sembrava l'avvio verso il declino, anche perché quattro giorni dopo arrivava il k.o. contro la Francia a Saint Denis. Invece da quel momento gli azzurri non si sono più fermati fino al capolavoro dell'Hampden Park, ottenuto con l'autorità dei più forti. Alla fine la Nazionale ha totalizzato 29 punti, attraverso 9 vittorie, due pareggi e una sconfitta: un pass europeo che non ammette discussioni.
    COSÌ AGLI EUROPEI - Ne ha vinti uno. Nel 1968, quando ad allenare l'Italia era Ferruccio Valcareggi. È l'Europeo della monetina. Nella semifinale contro l'Urss finisce 0-0. A decidere è il sorteggio che ci favorisce. La finale è contro la Jugoslavia e si deve disputare due volte, perché la prima finisce 1-1 con gol Domenghini. La replica è azzurra: segnano Riva e Anastasi e finisce 2-0. Poi molte delusioni. Come quella dell'Italia di Sacchi in Inghilterra nel 1996 e soprattutto l'edizione del 2000 in Belgio e Olanda, dove in finale veniamo battuti nei supplementari dalla Francia con il golden gol di Trezeguet, dopo avere tenuto in mano la partita fino al 90'.
    IL COMMISSARIO TECNICO - Roberto Donadoni è la vera sorpresa. Quanto bruciava quel testimone lasciato da Marcello Lippi. Il c.t. ha lottato contro tutto e tutti. Ha individuato giocatori adatti alla sua mentalità di gioco e poco alla volta ha dato anima e corpo al gruppo, pur mantenendo l'ossatura dei campioni di Germania. Abile soprattutto nel rapportarsi con i giocatori, con i quali ha saputo creare un'intesa che ha dato i migliori risultati, e nel convocare elementi come Panucci, trasformato in uno dei baluardi della qualificazione.
    LA STELLA - Tante, tantissime. Ma se proprio bisogna fare un nome è quello di Luca Toni, attaccante del Bayern Monaco. I suoi 5 gol in 6 partite sono stati pesanti. Ma non bisogna dimenticare Di Natale, collocato alla sinistra del tridente e protagonista nella fase centrale e finale del girone.
    FORMAZIONE TIPO (4-3-3): Buffon; Panucci, Cannavaro, Materazzi, Zambrotta; Gattuso, Pirlo, Ambrosini; Camoranesi, Toni, Di Natale.
    FASCIA AL SORTEGGIO: seconda.
    PUNTI DI FORZA - Scelta difficile, perché dal portiere all'attacco la Nazionale offre garanzie. Buffon è il meglio che si possa chiedere. Il centrocampo è fo potenza e classe asolute. L'attacco non si discute.
    PUNTI DEBOLI - Se proprio dobbiamo trovarne uno, forse è nel reparto difensivo che non offre un ricambio valido a Cannavaro.
     
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