Vertice Bossi-Fini, nulla di fatto. E Bocchino annuncia ad Annozero le dimissioni dei ministri finia

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  1. sghizzo1989
     
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    Quello che a molti sembrava essere l'ultimo (disperato?) tentativo per tenere su l'attuale maggioranza di governo pare essersi risolto in un nulla di fatto. L'incontro tra Gianfranco Fini ed Umberto Bossi, nel ruolo assolutamente inedito di mediatore e pacificatore, si è infatti concluso così come era iniziato, con le due parti in causa ben distanti sull'atteggiamento da adottare in questa difficile fase della politica italiana. Secondo il Senatùr, tuttavia, sarebbe meglio “una crisi pilotata, che una crisi al buio”, con Berlusconi dimissionario presso il Quirinale, ma solo per ottenere un nuovo incarico “come è già avvenuto in passato”; ipotesi che vedrebbe Gianfranco Fini “abbastanza d'accordo”, sempre a detta del leader del Carroccio. Ma è proprio il diretto interessato a sconfessare tali dichiarazioni: “le cose sono molto più complicate di come le presenta Bossi...” è il laconico commento del Presidente della Camera.

    Un incontro a senso unico, con un Bossi nel ruolo più di mercante che di mediatore, ed un Fini risoluto a rifiutare ogni offerta: “se voi accettate un Berlusconi-Bis, nel nuovo governo ci sarebbe spazio per un numero maggiore di vostri ministri, anche con portafogli. Si può aprire un dialogo per la riforma parziale della legge elettorale. E Silvio potrebbe sacrificare gli ex colonnelli di An” (Gasparri e La Russa, che da ex aennini sono diventati i più fieri oppositori dei futuristi). Probabilmente in un Paese “normale” ci si scandalizzerebbe dell'atteggiamento mercantilistico di quello che avrebbe dovuto essere un incontro politico, ma noi ci limitiamo a riportare il rifiuto di Fini: “a me non interessano le poltrone. Ma voi escludete davvero che un governo possa essere presieduto da qualcun altro?”. “Noi lo escludiamo” è la netta, ed ultima, risposta leghista.

    Il vertice tra i due leader di partito, durato poco più di un'ora, termina qui. Un incontro breve ed inconcludente, quindi: Fini ha ribadito quanto espresso a Bastia Umbra alla convention di Fli (dimissioni del Premier, nuovo governo con nuova maggioranza), mentre Bossi ha ripetuto che l'ipotesi di un ritorno dell'Udc nella compagine di governo è da ritenersi assolutamente impraticabile (“vadano pure al mare...”). Che il tutto si sia rivelato essere nulla più che una bolla di sapone, lo confermano altri membri di Futuro e Libertà. Secondo il vicecapogruppo Giorgio Conte, infatti, “non si è risolto nulla” e, conseguentemente, l'ex magistrato Fabio Granata ritiene che adesso “si apre una fase piena di incognite per la politica italiana.”

    Nel frattempo, mentre il Premier Silvio Berlusconi è impegnato nel vertice del G20 a Seul, in Corea del Sud, i rapporti tra Pdl e Fli si fanno sempre più tesi. Ospite di Michele Santoro nella trasmissione televisiva AnnoZero, Italo Bocchino ribadisce che Fli, nella persona del Presidente Gianfranco Fini, “ha chiesto le dimissioni di Berlusconi, altrimenti noi – continua – usciremo dal governo.” A chi gli chiede come mai non l'abbiano fatto finora, Bocchino risponde: “finora i nostri ministri non si sono dimessi per garbo istituzionale, Berlusconi è in Corea ma lunedì – assicura infine Bocchino - troverà sulla scrivania le dimissioni dei nostri membri del governo.”

    Una decisione irrevocabile, parrebbe. Alla quale i vertici del Pdl rispondono con una nota altrettanto decisa: “in questo momento politico, con posizione compatta e coesa, riteniamo inaccettabile che la legislatura possa proseguire con un differente Premier e un differente governo. Chiunque voglia coltivare ipotesi diverse – conclude la nota - dovrà passare dall’inequivocabile verdetto della sovranità popolare.”

    La situazione nella maggioranza pare essere giunta ad uno stallo difficilmente superabile. Per ora, non resta altro da fare che attendere il ritorno del Presidente Berlusconi ed il suo vertice con Umberto Bossi, già fissato per lunedì sera nella residenza privata di Arcore. Allora, forse, tutti i nodi potrebbero sciogliersi.
     
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    Frutto di un'Italia andata ormai a Fanculo!

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    Berlusconi è finito da un bel pezzo, 'sta fiducia che s'è comprato non conta un emerito cazzo.
     
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  3. ¬KìnG™
     
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    Chissà quanto avrà speso.
     
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2 replies since 15/12/2010, 09:27   683 views
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