Tottenham Fan's Club Official BaciAbbracci

Il Tottenham non va oltre l'1-1 in casa

Van Der Vaart risponde a Baines nel match di White Hart Lane contro l'Everton: nella ripresa gli Spurs vanno alla ricerca dei 3 punti ma non riescono a bucare la difesa dei Toffees

Gli inglesi celebrano Bale
"Una notte da leggenda"

L'ala sinistra che ha fatto impazzire Maicon è il simbolo della vittoria di ieri del Tottenham contro l'Inter. Ma il "Mirror Sports" racconta anche di un sms di Van der Vaart al nemico-amico Sneijder, in cui parlava di una "difesa (nerazzurra) tutta buchi"...

Così il "Daily Express"

LONDRA (Gran Bretagna), 3 novembre 2010 - L’unico Rafa che ride nella notte di White Hart Lane, ovvero Rafael Van der Vaart (l’altro, Benitez, può solo masticare amarissimo), ci aveva visto giusto alla vigilia della partita, quando aveva mandato un sms all’amico Wesley Sneijder scherzando sulla “difesa tutta buchi, genere formaggio olandese” dell’Inter. Una profezia che se già valeva per la sfida di andata (3 gol subiti dalla retroguardia nerazzurra, ma almeno uno in più realizzato), si è puntualmente verificata anche in quella di ritorno (altri tre schiaffi, con uno solo restituito). E come nella prima volta a San Siro, anche nella tana del Tottenham a brillare è stato Gareth Bale che sulla fascia sinistra ha fatto quello che ha voluto, schiantando letteralmente Maicon, come scrive oggi il “Mirror Sports”, riportando proprio le considerazioni di Van der Vaart.


Così su "Sport"

Fenomeno Bale — Considerazioni che sono, comunque, comuni anche a Luis Figo che avrebbe candidamente ammesso ad Harry Redknapp (che ha già messo le mani avanti sul “Telegraph Sport”, confermando che il ragazzo non andrà da nessuna parte non solo a gennaio, ma nemmeno a giugno) che “il gallese ci ha ucciso due volte”. Insomma, è stata un’autentica “Bale Blows” che ha spazzato via l’Inter Campione d’Europa, per dirla come “Daily Express” e “Sun”, mentre il “Daily Mail” riporta gli ironici e un filino irriguardosi cori che i tifosi Spurs cantavano all’indirizzo di Maicon (ovvero, “Taxi for Maicon”) ad indicare la serataccia del brasiliano che non ha praticamente mai visto la furia gallese sulla sua fascia di competenza, visto che questi gli ha costantemente rubato la scena, come rileva il “Daily Star”. Di “scalpo nerazzurro” parla, invece, “The Independent”, che celebra l’assolo di Bale in una notte di leggenda, con l'ala sinistra destinato ad entrare in maniera indelebile nella storia Spurs, come profetizza il “Guardian". Guardando il vocabolario, fra le definizioni di “bale” c’è anche quella di “segnale luminoso” e di “falò", ma ad andare in fumo ieri sera sono state solo le speranze interiste di raggiungere la qualificazione in anticipo sul previsto. Ci sarà da giocarsela altrove, sperando che nel frattempo Bale si spenga un po’.

Tutti pazzi per l'umile Bale
"Ho solo fatto meglio di Maicon"

Mentre i tifosi del Tottenham cantano "a taxi for Maicon", lui lo difende: "Campione vero, ogni volta che faceva fallo chiedeva scusa". Le sue quotazioni sono in continua ascesa, ma l'ala che ha affondato l'Inter assicura: "Sto bene qui, Redknapp mi ha dato la possibilità di giocare ad alti livelli e posso togliermi le mie soddisfazioni”.

LONDRA (Gran Bretagna) 4 novembre 2010 - Oggi è l’uomo del momento e, dopo aver umiliato Maicon sulla fascia destra in ben due occasioni (andata e ritorno della sfida di Champions League fra Inter e Tottenham), le sue quotazioni sono schizzate alle stelle (per il “Sun” è l’uomo da 50 milioni di sterline) e qualcuno (vedi il “Daily Star”) lo vorrebbe in lizza fin da ora per il Pallone d’oro. Ma solo cinque anni fa Gareth Bale era ad un passo dal mollare il calcio, perché per i dirigenti del Southampton non era abbastanza bravo e gli diedero così una partita da dentro-o-fuori contro Norwich per dimostrare quanto valeva. Un’occasione che l’allora 15enne esterno sinistro non si fece sfuggire, visto che entrò in campo e giocò così bene da meritarsi una borsa di studio. “Avevo problemi di crescita – ha raccontato lo stesso Bale – e il club non era sicuro di volermi tenere. Le mie ossa crescevano troppo velocemente e così i muscoli posteriori della coscia erano troppo tirati e mi dovevano massaggiare in continuazione la schiena per lenire il dolore. Ma in quella gara la pressione mi spinse a fare il massimo e a dare tutto e alla fine il mio coraggio venne ripagato, perché i dirigenti decisero di tenermi”.


Gareth Bale.

NON ME NE VADO — A 16 anni il ragazzino gallese debutta in prima squadra con il Southampton e nel 2007 passa al Tottenham per 10 milioni di sterline e comincia a distinguersi come uno dei talenti più promettenti sulla fascia sinistra. Ma sono le due sfide contro i nerazzurri a garantirgli la ribalta internazionale, tanto che Real Madrid, Barcellona e la stessa Inter sarebbero pronte a fare follie pur di strapparlo agli Spurs. Lui però, che ha firmato un nuovo contratto quadriennale nel maggio scorso, dice di non voler andare da nessuna parte (“sto bene qui, Redknapp mi ha dato la possibilità di giocare ad alti livelli e posso togliermi le mie soddisfazioni”) e il suo allenatore sottoscrive, spiegando che “Bale non è in vendita a nessun prezzo, perchè non abbiamo la necessità di vendere le nostre stelle”. Ma chissà che un assegno a parecchi zeri (l’insinuazione è sempre del “Sun”) non riesca a far vacillare la sicurezza del gallese, anche in vista di traguardi prestigiosi. “Sono ambizioso – ammette il 21enne – e mi sono fissato degli obiettivi personali. Tutti i giocatori sognano il Pallone d’Oro, ma per ora tengo i piedi per terra”.


Di corsa con Sandro.

MODESTIA DISARMANTE — Solido e serio come raramente un giocatore mostra di essere (non beve, non fuma e la sera va a letto presto), Bale è anche di una modestia disarmante, al punto da dire che l’altra sera “ho solo fatto meglio di Maicon”. Racconta il “Daily Mail” che negli spogliatoi, dopo la vittoria, erano in molti fra gli Spurs a cantare quell’umiliante “a taxi for Maicon” con cui i tifosi hanno bersagliato il brasiliano per tutta la gara. Ma lui no. “Maicon è il miglior terzino destro del mondo e un campione vero – spiega Bale - tanto che ogni volta che mi faceva fallo mi chiedeva scusa per avermelo fatto”. Della magica notte di White Hart Lane gli restano i quattro sms di congratulazioni ricevuti alla fine e la chiamata della mamma, lei sì elettrizzata. “Ma l’unica cosa a cui ho pensato quando ho appoggiato la testa sul cuscino è stata: sono proprio stanco”. C’è da credergli.