Le Ultime Di Mercato

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    IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

    02/10/06
    Fantamercato: Renzetti, il futuro Pasqual

    Giochiamo in anticipo e vediamo quali potrebbero essere i grandi colpi del prossimo calciomercato.
    Volete scoprire il nuovo Pasqual? Non serve andare in Brasile o Argentina per trovarlo. Basta sedersi tranquillamente in tribuna al Porta Elisa di Lucca per capire che il calcio italiano ha trovato un fluidificante mancino di grande avvenire. Si tratta di Francesco Renzetti, classe 1988, titolare inamovibile della formazione di Pea e pupillo del direttore tecnico rossonero Gigi Simoni che sta guidando il sodalizio toscano ad un campionato di vertice in C1.
    In pochi minuti che lo vedete giocare, capirete che il ragazzo è un predestinato. La Lucchese lo detiene in comproprietà con il Genoa (ha esordito nella scorsa stagione in C1 con la maglia rossoblù), club nel quale Renzetti è cresciuto. Pensate che a soli 15 anni giocava già nel campionato Primavera con ragazzi più grandi di cinque anni nonostante un fisico esile. Brevilineo, è alto solo 175 centimetri. Ed è questo uno dei pochi limiti del terzino sinistro rossonero. Dal punto di vista muscolare il ragazzo deve ancora costruirsi, visto che ha solo 18 anni e il suo approdo in un grande club (Milan Lab sarebbe l’ideale) potrebbe aiutarlo senza dubbio in questa prospettiva. Deve ancora costruirsi un fisico da difensore moderno.
    Per le sue caratteristiche tecniche, il paragone con Pasqual è tutto meno che azzardato, anzi per certi versi, Renzetti è più abile in fase difensiva rispetto al terzino della Fiorentina: attento alla chiusura delle diagonali, non rompe mai la linea, è sempre puntuale e concentrato in area di rigore. Gode di una buona personalità. Unico difetto è il gioco aereo. Nonostante i suoi 18 anni, è intelligente dal punto di vista tattico: ottimi i tempi di uscita con e senza palla, si sgancia sempre al momento giusto. Buona corsa, quando va sul fondo trova sempre la soluzione giusta. Bravo a chiudere i cross ma non è da meno nel trovare altre soluzioni alternative. Sa calciare bene la palla, dispone di un buon tiro. Insomma, quando va sul fondo trova sempre una soluzione pericolosa per gli avversari.
    Ha tutto per emergere nella massima serie. Se riuscirà a migliorare nel gioco aereo e si rafforzerà nel fisico, potrà puntare ad una big. Considerando che la Juve dispone già di Chiellini e Balzaretti, l’Inter di Grosso e Maxwell, la Fiorentina di Pasqual, l’approdo ideale per lui potrebbe essere il Milan che sia affida all’esperienza di Favalli ma che è ancora alla ricerca dell’erede di Maldini per il futuro. Ma il passaggio logico e intermedio per una piena maturazione pare essere il rientro alla casa madre, a Genova, alla corte di Preziosi. E’ solo questione di tempo, una stagione, al massimo due.


    La Juve pensa già all'anno prossimo: riflettori su Faty del Rennes

    Il francese, in scadenza di contratto, arriverebbe a Torino a parametro zero.
    Al di là delle dichiarazioni di facciata, dopo le ultime convincenti prestazioni, in casa bianconera si inizia a pensare che la serie A sia obiettivo raggiungibile già quest'anno, indipendentemente dalle decisioni dell'Arbitrato.
    Dalla Francia arriva così l'eco dell'interessamento dei piemontesi per Jacques Faty, difensore del Rennes. Il francese, che arriverebbe a parametro zero, potrebbe così ulteriormente accrescere la colonia "bleus" residente a Torino.

    Generazione di fenomeni: Fernando Gago

    È la nuova speranza del calcio argentino, ma il suo destino pare già segnato. Fernando Gago, volante central del Boca Juniors di Ricardo Lavolpe, è da tempo nel mirino dei club più prestigiosi del vecchio continente e questa, con ogni probabilità, sarà la sua ultima stagione in patria. Le due squadre di Madrid l’hanno inseguito in tempi diversi (Carlos Bianchi, ex tecnico dell’Atletico, l’aveva segnalato alla dirigenza dei colchoneros già nell’estate del 2005), e a questo punto sembra quasi scontato il suo approdo nella Liga spagnola. Ma cosa avrà di tanto speciale questo ragazzo? Semplice, vi risponderebbero a Buenos Aires, è il principe ereditario.
    Nessuna discendenza reale, sia chiaro, “solo” un’incredibile somiglianza calcistica con Fernando Redondo la ragione di questo curioso nomignolo. Stesso ruolo, stesse movenze e stesso piedino educato, anche se, a dire il vero, Fernandito è un destro naturale. Gago è il classico regista di centrocampo dalla tecnica sopraffina a cui è affidato il compito di imbastire la manovra. Come Redondo, difetta un pò in dinamismo, ma ha un invidiabile senso della posizione che, alla sua età, è riscontrabile solo in Cesc Fabregas, anche lui giovanissimo ma già affermato a livello europeo. Cresciuto nelle giovanili del Boca, Gago ha esordito in primera division nel dicembre del 2004 e, in breve tempo, è riuscito a conquistarsi una maglia da titolare. A vent’anni può già dire di aver vinto da protagonista 3 titoli (Torneo Apertura 2005, Torneo Clausura 2006 e Recopa Copa Sudamericana), senza dimenticare il trionfo nel mondiale under 20 di un anno fa.
    Non è esattamente un centrocampista-goleador: il suo primo gol in campionato, infatti, è arrivato solo qualche ora fa, nella sfida giocata alla Bombonera contro il Vélez Sarsfield e vinta in rimonta (3-2). Ad osservarlo in tribuna c’era Jorge Ribolzi, collaboratore di Alfio Basile, ex tecnico del Boca e ora nuovo commissario tecnico della nazionale argentina. Dopo l’addio di Riquelme, la Seleccion ha bisogno di nuovi punti di riferimento, di giocatori su cui costruire il futuro immediato e Fernando è nella rosa dei papabili. Mercoledì 11 Ottobre è in programma l’amichevole Argentina-Spagna, affascinante sfida in cui non mancheranno gli esperimenti. Fernando Gago si sfrega le mani e spera nella prima convocazione. Ha fretta, il principe ereditario, vuole il suo trono.

    Offerti 100 milioni di dollari a Beckham per giocare a New York

    La notizia è apparsa su “The People”.
    Il miliardario Philip Anschutz, proprietario dei Red Bulls, è pronto a fare una super offerta a David Beckham. Secondo il magazine britannico “The People”, Anschutz sarebbe pronto ad offrire l’incredibile cifra di 100 milioni di dollari. L'operazione, a quanto pare, gode già del placet dell'Adidas che è sponsor del giocatore e che lo scorso anno ha firmato un accordo commerciale da 160 milioni di dollari con la Major League Soccer.

    Gilardino si gode il rinnovo contrattuale: "Felice di questo segnale di fiducia"

    "Darò tutto per ripagare questa stima".
    Intervistato da Milan Channel, Gilardino ha espresso tutta la sua soddisfazione per il rinnovo del contratto col club rossonero. "Apprezzo molto questo segnale di fiducia nei miei confronti - ha detto - e darò tutto per ripagare questa stima. E' un'ulteriore conferma che nella scorsa stagione ho fatto la scelta giusta nel venire al Milan".

    Migliaccio sposa l'Atalanta, rinnovato il contratto fino al 2010

    E' nel club bergamasco dal 2004.
    L'Atalanta ha reso noto di aver prolungato il contratto con il centrocampista Giulio Migliaccio, che si è legato al club bergamasco fino al 2010. Migliaccio veste la maglia nerazzurra dalla stagione 2004-2005.
     
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    03/10/06

    Dida ha detto addio alla Nazionale, l'anno prossimo se lo godrà davvero il Milan? "Ma non si fanno ritorsioni: quelli che non firmano li facciamo giocare fino alla scadenza del contratto"

    Galliani conferma che la situazione del rinnovo è in fase di stallo.
    Dunque Nelson Dida non vestirà più la maglia della Seleçao, per dedicarsi maggiormente alla famiglia e, ovviamente, anche al proprio club. Ma quale club? Il contratto del portiere brasiliano con il Milan è in scadenza e non si vedono segnali di avvicinamento tra le parti, appuntamenti, colazioni, passeggiate in centro.
    Adriano Galliani fa il punto della situazione senza voli pindarici: "Se Dida firma, saremo felici. Se non firma, troveremo un altro portiere. Ma al Milan non si fanno ritorsioni: quelli che non firmano li facciamo giocare fino alla scadenza del contratto. Tutti i giocatori, prima di firmare, sanno di avere due possibilità: rimanere al Milan felici o infelici...".
    Intanto in Brasile non si fasciano la testa per l'addio del numero uno rossonero. "La Seleçao ha portieri all'altezza, oltre a Gomes ed Helton ci sono tante altre soluzioni a nostra disposizione'', ha detto Jorginho, vice del Ct Carlos Dunga.

    Perché Sheva è scontento ma non torna (Il Giornale)

    L'attaccante ha già comprato casa a Londra e da ucraino, quindi extracomunitario, non può tornare nel Milan.
    Di cosa han parlato domenica notte, a Londra, Galliani e Shevchenko? Le indiscrezioni si sprecano ma non colgono nel segno, disegnano scenari fantasiosi e poco vicini alla realtà. Perché a tavola, nel cuore della notte, e nei dintorni della festa di compleanno organizzata dall'asso ucraino appena sbarcato a Londra, si è parlato di calcio e di gol, di Milan e di Chelsea ma non di contratti futuri e neanche di calcio-mercato. E non solo perché è impensabile che alle attuali condizioni economiche (45 milioni di euro la cessione del cartellino, stipendio 2-3 volte quello percepito a Milanello) Shevchenko possa tornare al Milan ma anche per questioni di opportunità ed eleganza oltre che di rapporti diplomatici tra i due club.
    Alla cena infatti, oltre a Galliani e Braida, a Leonardo e Seedorf, in rappresentanza dei rossoneri, si è presentato anche Abramovich, il presidente del Chelsea che considera l'acquisto di Sheva il suo fiore all'occhiello. Di sicuro Shevchenko, al Chelsea, non è contento, ha problemi con la preparazione, con il calcio confezionato da Mourinho e il fatto di restare a secco lo deprime anche se nelle dichiarazioni ufficiali sentirete altri giudizi, altri commenti, altri stati d'animo. La verità è che ormai Shevchenko è andato a Londra e non è più possibile tornare indietro, prigioniero come si ritrova di un contratto faraonico oltre che della sua famiglia. Già perché la moglie Kristel, in attesa del secondogenito, pensa di potersi inserire alla perfezione nel circuito della moda della capitale inglese. Ultimi particolari: Sheva ha già comprato casa a Londra e da ucraino, quindi extracomunitario, non può tornare nel Milan.

    Real e Barça alle grandi manovre: dal frullatore del mercato spuntano Gago e Makaay

    L'olandese sostituirebbe l'infortunato Eto'o.
    Hai voglia a dire che basta Gudjohnsen, che magari si può ricicciare Saviola. Al Barcellona l'infortunio di Samuel Eto'o ha creato un'autentica voragine, e sotto sotto Rijkaard un delantero non lo butterebbe via... Secondo il gossip iberico, l'obiettivo principale sul mercato invernale è Roy Maakay del Bayern Monaco. Il manager dell'olandese, Rob Jansen, ha negato comunque di aver proposto il suo assistito ai blaugrana.
    Più succosa, secondo quanto scrive Marca, la possibile operazione che riguarderebbe i rivali del Real Madrid. Intenzionato a dare ancora più fosforo e nerbo alla sua mediana, Fabio Capello avrebbe messo in cima alla lista della spesa di gennaio l'argentino del Boca Juniors Fernando Gago. La trattativa sarebbe già ben avviata ed emissari delle merengues si troverebbero già a Buenos Aires per chiudere con gli Xeneizes.

    Di Michele: «La Roma il coronamento di un sogno»
    «Noi, al pari dei giallorossi, siamo inferiori all'Inter dal punto di vista dell'organico, ma superiori sotto il profilo del gioco».
    «Sono romano e simpatizzante romanista, vestire la maglia giallorossa, e magari essere lanciato da Totti, sarebbe per me un onore ed un piacere. E per il futuro mai dire mai, giocare con la Roma sarebbe il coronamento di un sogno». A parlare così è David Di Michele, fresco di convocazione in nazionale ed intervenuto ieri pomeriggio in diretta al programma "Unico Grande Amore", in onda su Teleradiostereo Sport. Di un possibile arrivo a Roma dell'attaccante ex-Udinese, ora al Palermo, si è già parlato in altre occasioni, anche in un recente passato. Il giocatore è tra i pupilli di Spalletti che, con lui, Iaquinta e Di Natale, aveva formato a Udine un trio d'attacco di grande incisività e spessore, sul piano tecnico e qualitativo.
    «Sono felice della convocazione in azzurro, perché premia il mio lavoro e quello della squadra rosanero. Nel Palermo stiamo vivendo infatti una stagione importante, coronata dal primato in classifica che condividiamo con la Roma. Noi, al pari dei giallorossi, siamo inferiori all'Inter dal punto di vista dell'organico, ma superiori sotto il profilo del gioco. Il Palermo punta ad una delle tre posizioni alle spalle del primo posto perché sappiamo chiaramente di non poter ancora ambire allo scudetto». Tra i convocati per le gare contro Ucraina e Georgia non vi è Cassano. «Non credo di essere in nazionale solo perché non c'è lui, Soprattutto, non voglio che si creino dualismi, anche perché lo considero un grande attaccante».

    Silvio Baldini è un 'cane sciolto': "Sono anarchico, non mi faccio dire quello che devo fare!"

    Il tecnico spiega i motivi della sua pausa di riflessione.
    Silvio Baldini, ex allenatore, è intervenuto su Radio Kiss Kiss Napoli, come si legge su Napoli Magazine: "Sono convinto che Di Natale è pronto per una grande squadra da tempo; mi auguro che se ne possano accorgere presto. Ho visto diverse gare di B. Gasperini fa giocare bene il suo Genoa con il 3-4-3 e bisogna fargli i complimenti. Il mio futuro? Sono andato ad allenare il Palermo poichè guadagnavo tanti soldi; da lì in poi non ho avuto più fortuni. In quell'occasione ho perso tante gare al 90° o al 95°; non mi era mai capitato in carriera.
    Io uso sempre il mio cervello e non è facile gestirmi; posso essere simpatico o antipatico. Io sono il tipo che se vedo una pubblicità che non mi piace non guardo più un determinato canale. Io sono un anarchico e non so quanto durerà la mia pausa di riflessione. Io vengo dalla strada e non mi faccio dire quello che devo fare. All'Empoli si lavora con grande tranquillità; molti dovrebbero prendere esempio da questa mentalità".

    Torino: Tosi, parte l'operazione gennaio

    Il dg e i suoi osservatori cercano i rinforzi più adatti al gioco di Zaccheroni.
    Il dg Tosi non perde occasione per andare in giro a vedere partite, di serie A come di B, e altrettanto fanno gli osservatori che collaborano con lui: i vertici granata sanno perfettamente che Zaccheroni in questi mesi dovrà assemblare una squadra che non è sua, per concezione e per struttura. In difesa non ha un solo elemento di buona reattività sul breve, pertanto per ora non può neppure provare la difesa a tre. Sulle corsie esterne ha tanti giocatori di qualità, ma non uno che sappia attaccare gli spazi senza palla, per essere lanciato sulla corsa. In attacco manca un bomber di riferimento, e per quanto Stellone lotti e sgomiti con il modulo a una sola punta sinora è apparso troppo solo e facilmente neutralizzabile.
    Preso atto di ciò, la strategia societaria è necessariamente una sola: sino a gennaio Zaccheroni dovrà trarre il massimo dall’organico a disposizione, poi attraverso scambi o nuove integrazioni (a fronte di altrettante partenze) il dg Tosi cercherà di mettere a disposizione dell’allenatore alcuni elementi maggiormente funzionali al suo credo tattico. Il progetto del resto va analizzato in prospettiva, e l’attuale deve essere la stagione del consolidamento in serie A, dopo la miracolosa promozione dello scorso campionato.
     
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    04/10/06

    Juve, è Mascherano il regista del futuro (La Stampa)

    Inseguito ad agosto,ora gioca nel West Ham. Alla Juve ha già detto che accetterebbe la B, può arrivare già a gennaio.
    E’ l’argentino Xavier Mascherano, 22 anni, il centrocampista con passaporto italiano che la Juventus spera di ingaggiare alla riapertura del mercato nel gennaio 2007. Il giocatore, che ha partecipato al Mondiale, a giugno è passato in prestito dal Corinthians agli inglesi del West Ham. La Juventus è stata a un passo dall’acquisto del talento sudamericano, una possibilità inseguita fino al 31 agosto scorso, ultimo giorno di mercato. Sarebbe stato un colpo eccezionale e non è detto che non possa esserlo fra qualche mese anche se la trattativa è complicata e sicuramente occorrerà uno sforzo economico per mettere a segno un colpo di mercato di altissimo livello. Mascherano avrebbe accettato con piacere la Juve anche in B.

    Ma il cartellino allora come oggi è in mano alla società Msi di Kia Joorabchian, uomo d’affari di origine iraniana, che è diventato padrone del Corinthians e che ha mire sul club londinese, come ha fatto Abramovich con il Chelsea. Il magnate iraniano, fra l’altro, ha centrato un doppio colpo, portando al West Ham anche l’altro argentino Tevez. Mascherano, che gioca la Coppa Uefa con gli Hammers, è il giocatore che manca alla Juve per dare consistenza a un settore ben fornito di recuperatori di palloni, ma privo di un vero regista. L’unico in grado di far ripartire la squadra è Paro, bravo, ma ancora alla ricerca di una definitiva conferma. Grande senso della posizione, durezza nei contrasti, ripartenze rapide e facilità nel distribuire il pallone. Queste le caratteristiche che fanno dell’argentino un eccletico, tutto per essere il direttore d’orchestra

    Del Piero si gode l'attimo e non ritorna al futuro: "Il contratto? La Juve in questo momento ha altri e più seri problemi..."

    "Non ci siamo seduti al tavolo nè abbiamo abbozzato il discorso, comunque nessun problema".
    Luca Toni lo ha eletto a modello di questa Nazionale in cerca di autore: "Vedendo gente come Del Piero, uno che ha vinto tutto e ancora ha una voglia da ragazzino, ho scoperto che l'appetito vien mangiando, vincere è troppo bello". Già, Alex è più che mai un modello, anche per i colleghi, nell'acqua alta in cui rischia di affogare il calcio italiano.
    Il capitano bianconero attraversa un momento straordinario, in campo e fuori, come simbolo della fedeltà e della rinascita juventine: "Sì, abbiamo centrato un filotto importante, segniamo con continuità e rischiamo pochissimo. Le cose si sono messe per il verso giusto. Non manca molto per raggiungere il top e lo stesso vale anche per gli altri che si sono uniti al gruppo dopo il ritiro. Abbiamo lavorato sodo e i risultati si vedono. I 200 gol? È un record importante, ma non vivo la situazione con l'ansia del primato. È un po' come lo scorso anno, quando dovevo superare i 182 gol di Boniperti. Uno cerca il gol per la vittoria, non per i record personali".
    Su una cosa il radioso Del Piero smorza le luci: "Io e la società non abbiamo ancora parlato di rinnovo del contratto. Non ci siamo seduti al tavolo nè abbiamo abbozzato il discorso. Nessun problema, è che comunque mi sembra evidente che la società in questo momento abbia altri e più seri problemi..."

    Assalto United per Torres: offerti 7.5 milioni per opzionare il talento dell'Atletico

    Il Manchester avrebbe fissato a 40 milioni il prezzo del cartellino nel prossimo giugno.
    Fernando Torres è vicino al Manchester United. Secondo il Daily Star la società di Sir Alex Ferguson avrebbe formulato all'Atletico Madrid un'offerta relativa ad un'opzione per l'attaccante pari a 7.5 milioni di euro.
    L'opzione consentirebbe ai Red Devils di riscattare il giocatore già nel prossimo giugno 2007 per una cifra stabilita intorno ai 40 milioni di euro.
    Non sarebbe il primo assalto del Manchester United per il giocatore: l'estate scorsa, infatti, il club dei diavoli rossi aveva offerto 22 milioni più Van Nistelrooy, ricevendo il "no" dei colchoneros.
     
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    05/10/06

    Ci sarebbe un mini-Kakà nel futuro delle milanesi: si chiama Higuain
    Il centrocampista offensivo è argentino, ma ha il passaporto francese.
    Diciotto anni e una grande qualità, quella di saper dare del "tu" al pallone. Si chiama Gonzalo Higuain e gioca nel River Plate il nuovo obiettivo di mercato di tre grandi squadre dell'universo calcistico internazionale. La prima che ha messo gli occhi su questo fantasista simil-Kakà è il Corinthians, ma a frenare gli approcci per portarlo in Brasile ci sarebbe la volontà del club di evitare di acquistare nuovi argentini dopo il burrascoso termine del rapporto con Carlos Tevez.
    Per questo pare che sulle tracce del talentino siano arrivate due squadre di casa nostra: Milan e Inter, infatti, sembrerebbero molto interessate alle prestazioni di questo gioiellino che, tra l'altro, può anche essere tesserato come comunitario. Fonti bene informate parlano di un passaporto francese in suo possesso. Mica male...

    Real vuole Mexes, il francese vuole la Roma: "Grazie ma sono giallorosso, voglio vincere qui"

    Il difensore francese si accoda alla sua società: è incedibile.
    La rivelazione effettuata da Ernesto Bronzetti, emissario di mercato del Real Madrid, era chiara: "Il Real Madrid voleva acquistare il difensore della Roma Mexes. Capello, infatti, l'aveva richiesto alla sua società". Uno scenario che avrebbe sconquassato gli equilibri tattici della squadra giallorossa ma che, per bocca dello stesso operatore delle merengues, è stato subito scongiurato. "La società capitolina, però, non ha nessuna intenzione di cedere il centrale francese, per cui non se ne farà nulla".
    Posizione di forza, quella del club presieduto dalla famiglia Sensi, una posizione che trova riscontro nelle stesse parole del difensore transalpino. "Sono qui a Roma e mi trovo benissimo. Essere accostato al Real è motivo di grossa soddisfazione, ma io voglio vincere qui coi miei compagni, perchè qui c'è un progetto ambizioso".

    Robinho non è scontento al Real e mette il disco: "Io e la mia famiglia stiamo bene a Madrid, la stagione è lunga..."

    Il brasiliano stempera le voci che lo vorrebbero sul punto di andarsene dal Real.
    Nessun caso Robinho al Real Madrid. A sfumare le voci che vorrebbero il talento brasiliano sul punto di trasferirsi ad una delle due milanesi, è lo stesso giocatore che, in conferenza stampa, conferma di trovarsi bene nella capitale spagnola.
    "Non ho mai pensato di andarmene - ha detto - sto bene a Madrid e sono contento. Lo stesso vale per la mia famiglia. Credo che il mio unico pensiero debba essere quello di lavorare sodo per convincere mister Capello perchè la stagione è lunga e le opportunità di giocare verranno per tutti".
    Concetto, quello della tranquillità dell'asso brasiliano, rafforzato dal suo agente Wagner Ribeiro: "Il giocatore è convinto della sua qualità e sa che insieme a lui ci sono tantissimi attaccanti forti al Real, per questo è consapevole che il posto in squadra vada conquistato poco alla volta. Nonostante tutto è tranquillo: Robinho sa di appartenere al miglior club del mondo".

    Si complica il braccio di ferro con la Ternana, Jimenez punta alla rescissione (Gazzetta dello Sport)
    Nella lettera a Macalli e Pancalli chiede la «giusta causa» e di potersi tesserare per altri club da gennaio '07.
    La telenovela Ternana- Jimenez, centrocampista cileno che ha disputato la seconda parte dell'ultimo campionato con la Fiorentina, si tinge di giallo. Ieri, sulla scrivania del commissario straordinario Pancalli, al presidente della Lega di serie C, Mario Macalli, e all'Ufficio tesseramento federale di Roma è giunta una richiesta di «decadenza dal tesseramento a seguito di recesso per giusta causa». Latore dell'istanza l'avvocato Luca Ferrari di Padova, il quale chiede, per conto del suo assistito (Jimenez nel frattempo è corso in Cile dal padre malato), di potersi tesserare liberamente per società di suo gradimento a partire dall'1 gennaio 2007 (il calciatore è richiesto dalla Lazio, ma nelle ultime ore a lui si è avvicinata anche la Fiorentina).
    Jimenez, comunque, è sotto contratto con la Ternana sino al 30 giugno 2010, accordo rinnovato il 13 gennaio 2006, a fronte di un compenso annuo pari a 400.000 euro. Sostiene il capitano della nazionale cilena che «qualora la Figc non confermasse la possibilità di tesseramento per altro club Jimenez sarebbe condannato a rimanere disoccupato». Immediata la replica della Ternana, che ha affidato la tutela dei propri interessi all'avvocato Mattia Grassani di Bologna, il quale, nelle prossime ore, predisporrà la lettera di risposta agli organi federali. In società, comunque, trapelano fiducia e stupore. Dal club umbro bocche cucite, una sola battuta viene raccolta: «Quanti atleti vorrebbero sentirsi condannati alla disoccupazione come il cileno, pur avendo garantito per contratto quasi due milioni di euro in quattro campionati?».

    Klose parla chiaro: "Io al Bayern? Guardate, se dovessi proprio lasciare Brema, lo farei ad esempio per il Real o il Barcellona"

    ll capocannoniere del mondiale parla esplicitamente del suo futuro.
    Miroslav Klose non ha peli sulla lingua. Quando chiedono al bomber del Werder Brema del suo possibile approdo al Bayern Monaco la risposta è inequivocabile: "Il Bayern è una grande squadra. Però se dovessi cambiare, lo farei solo per andare all'estero, che so...per esempio al Real o al Barcellona".

     
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    05/10/06

    Moratti al lavoro: segue anche Malouda e il giovane Nasri

    Inter, per il centrocampo Almiron o Mavuba. Piace Ribery.
    L’Inter sta pensando a come correggere in corsa un organico già molto vicino alla perfezione. Non è un mistero che in Via Durini stiano pensando all’innesto di un grande portiere. Non a caso, nelle ultime settimane, si sarebbe studiata con attenzione la situazione di Buffon. In questo momento l’unico nome, secondo i dirigenti nerazzurri, per i quali varrebbe la pena di intervenire. L’occasione di poterlo utilizzare anche in Champions, peraltro, rappresenta un ghiotto invito a muoversi per tempo.
    Anche a centrocampo l’Inter monitora con attenzione le opportunità. A livello numerico, le partenze di Veron, C. Zanetti e Pizarro sono state compensate da Vieira e Dacourt. Dovessero i nerazzurri decidere di intervenire a gennaio, in Italia il primo nome è quello di Almiron, mentre all’estero piace Mavuba del Bordeaux. Per la prossima stagione, invece, specialmente nel caso in cui Figo decidesse di tornare in Portogallo, sono nel mirino tre nome: i due esterni del Marsiglia Ribery e il giovane Nasri (19 anni) e Malouda del Lione.

    Baldini in trasferta brasiliana alla ricerca di nuove perle: sul taccuino anche Marcelo

    Il dirigente del Real cerca rinforzi.
    Il Real ha bisogno di rinforzi. No, non è una battuta, ma la realtà. Tanto che Baldini si è già attivato per un viaggio in Brasile nella speranza di scovare e sottrarre ai rivali nuovi Ronaldinho.
    As ha stilato una lunga lista di giocatori che potenzialmente potrebbero fare al caso di Capello: si parte da Lenilson, centrocampista del Sao Paulo di 26 anni (in Brasile lo definiscono il gemello di Rivaldo) all'esperto difensore centrale del Paranà Edmilson di 29 anni (abile anche di testa in fase offensiva), passando per un altro centrocampista, questa volta del Santos, Maldonado di 26 anni (regista cileno ed in passato vicino anche a club italiani).
    Ma non è tutto, perchè sul taccuino di Baldini sarebbero segnati anche Lucas Leiva, altro centrocampista del Gremio (inseguito anche dall'Atletico Madrid), Ilsinho, laterale destro del Sao Paulo e il solito Marcelo, laterale 18enne del Fluminense che di recente è stato accostato anche a Juve e Roma.

    Dall'Argentina anche Basile spinge: "Mascherano vai alla Juve"

    Il ct della Selecciòn è preoccupato per i due connazionali del West Ham.
    "Che Mascherano e Tevez lascino al più presto il West Ham", questo il senso di una clamorosa dichiarazione di Alfio Basile neo ct dell'Argentina. L'Allenatore della nazionale è molto preoccupato per l'ambientamento dei due, tanto dal consigliarli senza troppi giri di parole: "Spero che Mascherano vada realmente alla Juve come si dice. Non è importante che sia Serie B". Parole che suonano come musica nelle orecchie dei tifosi bianconeri.
    Basile ha occhi anche per Tevez, ma anche per quanto riguarda Carlitos, ci sono solo lacrime: "Mi auguro che anche lui trovi altra sistemazione. In attacco può giocare dappertutto, tranne nella posizione dove lo stanno schierando adesso". Insomma, una sentenza inappellabile per Pardew, tecnico degli Hammers.

    Palladino manda un trillo alla Juve: "L'Under deve essere il trampolino di lancio per trovare più spazio, altrimenti a gennaio..."

    "Tra l'infortunio alla caviglia e i mammasantissima che ho davanti, nel club sono stato messo in secondo piano".
    Stasera per scardinare il bunker spagnolo Gigi Casiraghi si affida soprattutto alla verve di Raffaele Palladino. Il 22enne attaccante napoletano, reduce da mesi fisicamente tribolati, è all'esordio con la maglia dell'Under 21, e spera che una buona prestazione sul campo di Modena possa indurre anche qualcun altro a dargli maggiore fiducia... "In effetti posso convincere Deschamps solo giocando due grandi partite contro la Spagna. Tra l'infortunio alla caviglia e i mammasantissima che ho davanti, nel club sono stato messo in secondo piano. Ma sia chiaro: sono della Juve, ne sono fiero e sogno di essere protagonista in bianconero. Per ora le cose vanno così, ma fu proprio Deschamps, a fine agosto, a convincermi a restare e a non andare a Udine. Adesso che sto bene l'azzurro deve essere il trampolino di lancio per trovare spazio nella Juve. Altrimenti a gennaio valuteremo l'ipotesi di andare in prestito da qualche parte...".

    La cenetta Macri-Laporta: "Ehi, amico, non vendere Gago al Real!"

    I due massimi dirigenti di Boca e Barcellona hanno parlato del nuovo fenomeno argentino
    Vanno spesso a cena assieme, Mauricio Macri e Joan Laporta. La loro amicizia è tale da fare in modo che in occasione delle partitissime di una o dell'altra squadra scatti l'invito e, qualora dovesse esserci un qualsiasi forfait, succede pure che l'amico lasciato "solo" ci rimanga male.
    Come è successo in occasione dell'ultimo "Superclasico", nel quale Laporta non riuscì ad andare a Buenos Aires per problemi di lavoro. Un'amicizia, quella tra i due dirigenti, che potrebbe ben presto sfociare in un bell'inciucio di mercato. Sembra infatti che durante l'ultima serata assieme, il patron del Barcellona abbia chiesto all'amico di non vendere la stella del centrocampo Ruben Gago al Real Madrid.
    Il motivo? "E'un giocatore che ci interessa - ha scritto il quotidiano spagnolo Sport riportando il pensiero di Laporta - sono gli allenatori che decidono quali giocatori prendere, chiaro. Ma la verità è che il centrocampista argentino è un grandissimo giocatore già affermato che può puntare ancora più in alto. Tra l'altro sono sicuro che, al giorno d'oggi, Gago non abbia firmato per nessuno, anche se la nostra rosa attuale non ha bisogno di innesti".

    Riparte dalla Romania l'avventura di Cristiano Bergodi

    L'ex laziale fruisce indirettamente dell'esonero di Giannini.
    Il tecnico è stato chiamato ad allenare il CFR Cluj che occupa il quarto posto. Curioso come il destino dell'ex difensore biancoceleste si incroci con quello di Giuseppe Giannini: l’ex romanista, infatti, è stato esonerato dal FC Arges dopo aver fatto 3 punti in 10 gare.
    Alla nona sconfitta consecutiva è stato chiamato a sostituirlo Munteanu che occupava la panchina del CFR. La società del Cluj, memore degli ottimi risultati che Bergodi ha raggiunto l'anno passato alla guida del National Bucarest, gli ha proposto un contratto annuale.

    Mascherano non segue i consigli di Basile e ribadisce: "Non mi muovo da Londra"

    Il centrocampista argentino non ascolta le sirene juventine, vuole restare al West Ham.
    Il Ct dell'Argentina, Basile, gli ha consigliato di lasciare il West Ham, dove ancora non si è pienamente ambientato, e optare per l'avventura in Italia, anche in serie B con la Juventus, Mascherano però da quell'orecchio non ci sente e ribadisce la sua intenzione di rimanere a Londra. "Occorre del tempo per ambientarsi in una squadra come il West Ham - ha detto il giocatore - Io voglio rimanere qui, e a lungo. Con la mia famiglia vogliamo stabilirci qui, anche perchè per un giocatore non è una cosa positiva cambiare squadra, e addirittura Paese, dopo un solo anno".
     
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