Coppa Italia Fan's Club Official BaciAbbracci

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Francesco xxx
     
    .

    User deleted


    Image and video hosting by TinyPic

    Image and video hosting by TinyPic



    Storia

    SPOILER (click to view)
    La Coppa Italia (detta anche Tim Cup per ragioni di sponsorizzazione) è la coppa nazionale calcistica italiana. Si tiene sotto la giurisdizione della FIGC ed è organizzata a cadenza annuale dalla Lega Nazionale Professionisti.

    La prima edizione si svolse nel 1922. Fatta eccezione per il torneo 1926-27 (interrotto agli ottavi di finale), non fu più riproposta fino alla stagione calcistica 1935-36. La manifestazione ebbe un altro stop, a causa della seconda guerra mondiale, nel 1943, e riprese soltanto nel 1958.

    La squadra che vince ottiene la qualificazione ai play-off della Europa League per la stagione seguente. Qualora la squadra vincitrice abbia ottenuto la qualificazione alla Champions League, la finalista perdente accede di diritto alla Europa League. Qualora anche la finalista perdente si sia qualificata per una delle due coppe europee, ad accedere alla Europa League è la settima classificata del campionato.

    La squadra detentrice della Coppa Italia può sfoggiare sulle proprie divise ufficiali una piccola coccarda tricolore, e incontra i campioni d'Italia nella Supercoppa Italiana, sfida d'apertura della stagione agonistica nazionale. Il record di 9 coppe vinte appartiene alla Juventus e alla Roma.

    L'accoppiata Scudetto-Coppa Italia si è verificata sei volte: due volte ad opera della Juventus, nel 1960 e nel 1995, una ciascuno ad opera di Torino nel 1943, Napoli nel 1987, Lazio nel 2000 e Inter nel 2006, anche se in quest'ultimo caso il titolo di campione d'Italia è stato assegnato a tavolino. Altri due record sono detenuti dal Napoli: gli azzurri sono fino ad ora l'unica squadra ad aver vinto il trofeo militando in Serie B (edizione del 1962), mentre nell'edizione del 1987 gli azzurri si aggiudicarono il trofeo vincendo tutte le tredici gare disputate, impresa bissata dalla Fiorentina nell'edizione del 1996, che vinse però un minor numero di gare in quanto il torneo cambiò formula.

    Parallelamente alla coppa maggiore, le leghe inferiori della FIGC organizzano proprie coppe nazionali di categoria: la Coppa Italia Lega Pro, la Coppa Italia Serie D e la Coppa Italia Dilettanti.


    Nascita tormentata

    SPOILER (click to view)
    La nascita della Coppa Italia si inquadra nelle turbolente vicende che sconvolsero l'organizzazione del calcio italiano nel 1921. In quell'anno un profondo dissidio fra le grandi società e la FIGC, relativo alla struttura del campionato, portò alla secessione dei più importanti club in una lega indipendente, la CCI. Ritrovatasi con un torneo svuotato e di scarsissimo livello tecnico, la FIGC decise di rimpolpare la stagione agonistica proponendo un nuovo torneo parallelo al campionato e ad eliminazione diretta: fu così che il 2 aprile 1922 si disputarono i primi incontri della nuova coppa nazionale. Se però lo scarso fascino esercitato dalla deboli società federali già creava grandissimi problemi al campionato, nella neonata coppa l'interesse del pubblico si rivelò quasi nullo. Il complicato meccanismo di ripescaggi e i continui ritiri fecero il resto e, dopo la vittoria dello sconosciuto Vado sull'Udinese, la nuova manifestazione non trovò spazio nelle riforme che nell'estate del 1922 sanarono lo scisma del calcio italiano. Nel 1926 ci fu un tentativo di riproporla, che però finì con l'annullamento del torneo dopo poche giornate causa la mancanza di date disponibili.


    Coppa all'inglese

    SPOILER (click to view)
    Fu solo nel 1935, in seguito alla riduzione della Serie A a 16 squadre con conseguente maggior disponibilità di date in calendario, che la Coppa Italia riprese in maniera continuativa e regolare. Il regolamento fu ispirato nettamente al format della FA Cup: tutte le gare si disputavano in gara secca su campo designato per sorteggio; in caso di parità dopo gli eventuali supplementari, veniva programmata una gara di ripetizione a campi invertiti. Avevano accesso alla competizione tutte le società di Serie A, Serie B e Serie C, fra le quali i sodalizi di massima divisione avevano accesso direttamente al tabellone principale, mentre gli altri venivano scremati preliminarmente in una serie di turni eliminatori. Il tabellone principale prevedeva cinque turni di gara a partire dai sedicesimi, e la finale aveva luogo in campo neutro, mutevole di anno in anno. La vincitrice della Coppa Italia acquisiva il diritto di partecipare alla Coppa Mitropa dell'anno successivo.

    Il primo vincitore del rinnovato torneo fu il Torino, che batté l'Alessandria in finale a Marassi l'11 giugno 1936. Ai granata successero le più importanti società del campionato: il Genoa, la Juventus e l'Inter, mentre fece scalpore nel 1941 il successo del Venezia, il quale aveva però in rosa giocatori destinati a divenire in brevissimo tempo formidabili campioni di grandissima fama: Ezio Loik e Valentino Mazzola. Chiuse la serie di nuovo il Grande Torino che, nel 1943, conquistando anche lo Scudetto divenne la prima società a cingere contemporaneamente entrambi i trofei nazionali. Il dramma della guerra interruppe la breve storia della manifestazione, e nel Dopoguerra l'espansione della Serie A fino a 20 squadre non lasciò più spazio alla "piccola" coppa.


    Stretto indispensabile

    SPOILER (click to view)
    La competizione tornò a disputarsi solo nel 1958, quando la Lazio superò nell'atto conclusivo la Fiorentina. La manifestazione, ora organizzata dalla Lega Nazionale Professionisti, venne riesumata in vista del progetto di una nuova coppa europea, strutturata sul format della lanciatissima Coppa dei Campioni, ma riservata alle squadre vincitrici delle coppe nazionali. La Coppa delle Coppe vide la luce nel 1960, e fu sostanzialmente l'unico motivo per la rinascita della Coppa Italia; tale esigenza si rifletté nel format della competizione, strutturato nel modo più rapido e meno ingombrante possibile: esclusi i sodalizi di Serie C, tutti i turni erano ad eliminazione diretta in gara unica, e una serie di eliminatorie permettevano ai grandi club di entrare in scena a tabellone molto avanzato. Negli anni Sessanta, nonostante l'interesse del pubblico stentasse a decollare, apposero la loro firma nell'albo d'oro della coppa importanti e blasonate squadre come la Fiorentina, la Roma e il Milan, oltre alla sorprendente Atalanta. Si segnalò anche l'impresa del Napoli, che nel 1962 riuscì a divenire la prima - e finora unica - società non della massima serie a cingere l'alloro della Coppa.

    La tradizionale coccarda tricolore, simbolo della vittoria della Coppa, fu utilizzata per la prima volta dalla Juventus dopo il successo nell'edizione del 1958-59, e da allora adottata ufficialmente dalla Lega.


    Campionato a gironi

    SPOILER (click to view)
    Per rilanciare la manifestazione e richiamare il pubblico negli stadi la FIGC, convinta che gli sportivi italiani amassero la coppa molto meno del campionto a causa della sua formula, via via decise di sostituire i turni ad eliminazione diretta con una serie di gironi, approfittando della riduzione della Serie A a 16 squadre e del maggior spazio derivatone in calendario. Dapprima i raggruppamenti di quattro società furono impiegati addirittura per assegnare il trofeo in loco della finale ma poi la Federazione, accortasi dell'errore di aver eliminato il pathos dell'atto conclusivo, cambiò strategia.

    Negli anni Settanta il torneo trovò dunque un format abbastanza stabile: dapprima, in precampionato, venivano formati sette gironi da cinque squadre con gare di sola andata, alle vincitrici andava ad aggiungersi il club detentore; le otto società rimaste venivano strutturate in due gironi con gare di andata e ritorno da disputarsi dopo la fine del campionato; le due capoliste si incontravano poi in finale all'Olimpico di Roma alla presenza del Presidente della Repubblica. La squadra più vincente del decennio fu il Milan, che riuscì a cucirsi la coccarda sul petto in ben tre occasioni su cinque finali disputate, l'ultima delle quali, nel 1976-77, vide il sodalizio meneghino togliersi la soddisfazione di battere i cugini dell'Inter nel derby di San Siro.


    Formato europeo

    SPOILER (click to view)
    Il grande successo delle coppe europee spinse a ripensare nuovamente il formato della Coppa Italia, introducendovi turni ad eliminazione diretta con regola dei gol in trasferta: il mutamento iniziò nel 1979, quando con questo metodo vennero disputati i quarti e le semifinali, per poi essere esteso alla finale due anni dopo, e agli ottavi nel 1982 in concomitanza con la riammissione dei sodalizi di Serie C alla manifestazione.

    Gli anni Ottanta furono dominati dalla Roma di Nils Liedholm e dalla rampante Sampdoria, che si aggiudicarono rispettivamente quattro e tre edizioni. Dopo due stagioni sui generis per le Olimpiadi di Seoul e per i Mondiali di Italia '90, il modello continentale trovò totale applicazione dal 1990, allorquando la Coppa si strutturò con un turno eliminatorio e cinque turni di tabellone principale, tutti disputati col medesimo format europeo. Il Parma e il Vicenza furono i due volti nuovi sul gradino più alto del podio del torneo negli anni Novanta. Pur senza raggiungere alti picchi d'interesse, in questo periodo la Coppa raccolse discreti successi di pubblico, ma i cambiamenti decretati dalla UEFA alle proprie manifestazioni contribuirono ad affossare di nuovo il torneo.


    Scomodo peso

    SPOILER (click to view)
    L'abolizione della Coppa delle Coppe nel 1999, e il contestuale allargamento della Champions League, tolsero ragion d'essere e spazio alla Coppa Italia, cui non diede rimedio il diritto all'accesso in Coppa UEFA della vincitrice della manifestazione, dato che tale obiettivo poteva più facilmente essere raggiunto attraverso il campionato.

    La riduzione d'interesse del torneo si riflesse in un ridimensionamento della sua formula: vi partecipavano tutte le squadre di Serie A, di Serie B e le migliori 10 di Serie C1. La prima fase era a gironi di sola andata con 4 squadre, ai quali partecipavano le peggiori due società di A e quelle delle serie inferiori; si qualificavano le vincitrici di ogni gruppo. La seconda fase era un turno eliminatorio con gare di andata e ritorno tra le 8 qualificate e altrettanti sodalizi di A non impegnati in Europa. Il tabellone principale comprendeva poi quattro turni d'andata e ritorno.


    Il torneo, già storicamente poco appetito dai tifosi italiani, andò incontro ad un costante declino. Nel 2005 si pensò di introdurre un elemento di novità strutturando le eliminatorie in gara secca fra le 12 società di Serie A non in Europa, quelle di Serie B, e 30 di Serie C. Nonostante le buone intenzioni, neanche questo format, pomposamente quanto erroneamente definito all'inglese, seppe riportare il pubblico negli stadi per la sempre più bistrattata competizione, spesso snobbata dai club che la vedevano come un ingombrante peso, e schieravano in campo le seconde se non le terze linee delle proprie rose. Anche l'ennesimo cambiamento regolamentare, varato nel 2007 in occasione della 60ª edizione del torneo, con la riduzione dell'organico alle sole società di Serie A e B non sembra aver rilanciato la manifestazione.


    Formula

    SPOILER (click to view)
    Per la stagione 2009-2010 la formula del torneo è così strutturata:

    * partecipano le 42 squadre della Lega Calcio, 27 squadre di Lega Pro e 9 squadre di Serie D;

    * nel primo turno eliminatorio giocano tutte le squadre di Lega Pro e Serie D, mentre quelle di Serie B entrano in tabellone a partire dal secondo turno. A partire dal 3° turno eliminatorio entrano in gioco le 12 squadre di Serie A che non partecipano alle coppe europee. Le rimanenti 8 squadre, le teste di serie, esordiscono negli ottavi di finale. I 4 turni eliminatori, così come ottavi e quarti, si disputano in partite di sola andata. Negli ottavi di finale le squadre teste di serie ( Squadre di Serie A che disputano le coppe europee ) giocheranno in casa. Per i quarti di finale il campo verrà deciso per mezzo di sorteggio. Le semifinali prevedono una partita di andata e una di ritorno.

    * la finale è giocata in gara unica, in linea di principio allo Stadio Olimpico di Roma e alla presenza del Presidente della Repubblica, che premia le squadre a fine partita.

    * in tutte le gare della competizione deve essere utilizzato il pallone ufficiale della Lega Calcio, fornito dalla Nike.


    Vincitori

    SPOILER (click to view)
    Juventus 9
    Roma 9
    Fiorentina 6
    Lazio 5
    Milan 5
    Inter 5
    Torino 5
    Sampdoria 4
    Napoli 3
    Parma 3
    Bologna 2
    Genoa 1
    Venezia 1
    Atalanta 1
    Vicenza 1
    Vado 1



    Tabellone Ottavi di Finale 2009/2010

    Image and video hosting by TinyPic

    Coppa Italia: Inter-Livorno 1-0, Sneijder

    Image and video hosting by TinyPic



    L'Inter supera il Livorno 1-0 grazie a Sneijder e approda ai quarti di finale di Coppa Italia. Contro il Livorno decisiva una punizione dell'olandese nella ripresa. Ora per i nerazzurri la vincente tra Juve e Napoli, che si affronteranno a Torino il prossimo 13 gennaio. Nel primo tempo due pali per la formazione di Mourinho: legni colpiti da Stankovic in avvio e da Sneijder, ancora su punizione.
     
    .
  2. ~k!ñG •M!
     
    .

    User deleted


    Bene, ineffetti mancava questa sezione. :)
    E bravo Fra (anche se quell'immagine, la prima non mi piace molto xD)
     
    .
  3. Francesco xxx
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (~k!ñG •M! @ 12/1/2010, 16:53)
    Bene, ineffetti mancava questa sezione. :)
    E bravo Fra (anche se quell'immagine, la prima non mi piace molto xD)

    Grazie King,purtroppo l'olandese manco in coppa italia si ferma :D
     
    .
  4. ~k!ñG •M!
     
    .

    User deleted


    Purtroppo no, ma vabbé dai. :D
     
    .
  5. Francesco xxx
     
    .

    User deleted


    Coppa Italia: Roma ai quarti, Triestina ko

    Image and video hosting by TinyPic

    Vittoria 3-1 in rimonta con i gol di Brighi, Vucinic e Baptista



    ROMA, 12 gennaio - La Roma si qualifica per i quarti di finale della Coppa Italia battendo la Triestina 3-1 all'Olimpico. Vittoria più sofferta del previsto per i giallorossi che hanno subito il vantaggio degli ospiti dopo appena 5' su calcio di rigore provocato da Cassetti e realizzato da Della Rocca. La Roma ha trovato il pareggio solo in chiusura di tempo con Brighi. Nella ripresa altro passo per i giallorossi che, anche grazie all'ingresso di Menez, hanno messo alle corde i giuliani, trovando i gol della rimonta con Vucinic e poi con Baptista su punizione. I giallorossi ora affronteranno la vincente di Genoa-Catania.
     
    .
  6. sghizzo1989
     
    .

    User deleted


    Partita troppo agevole per la Roma
     
    .
  7. spedy5
     
    .

    User deleted


    Oggi pomeriggio tifo Novara!!!!

    Dai che battiamo il Milan!!
     
    .
  8. ~k!ñG •M!
     
    .

    User deleted


    Mah..xD
     
    .
  9. spedy5
     
    .

    User deleted


    Aggiornamento Partita Milan - Novara

    12pt Inzaghi

    Tiro imprendibile alla sinistra del portiere viziato da una deviazione di Centurioni.

    Migliori in campo:

    Milan: Inzaghi

    Novara: Fontana (portiere)


    Bertani!!!!!! 1-1!!!
     
    .
  10. spedy5
     
    .

    User deleted


    Coppa Italia: Milan ai quarti, 2-1
    Inzaghi-Flamini, rossoneri qualificati



    SPOILER (click to view)

    image



    Il Milan raggiunge i quarti di finale di Coppa Italia battendo il Novara grazie a due prodezze. Inzaghi apre le marcature dopo 12' con un doppio dribbling che inganna la difesa. Gran sinistro di Gonzalez in apertura di ripresa per il pari. Il Novara ci crede, sospinto dai quasi 10.000 giunti a San Siro, ma una conclusione all'incrocio dei pali di Flamini regala il successo ai rossoneri, che continuano la serie di risultati utili consecutivi.

    MILAN - NOVARA 2-1

    TABELLINI

    MILAN (4-3-1-2): Storari, Bonera (1' st Abate), Kaladze, Favalli, De Vito, Flamini, Ambrosini, Jankulowski, Di Gennaro (22' st Verdi), Inzaghi, Huntelaar. A disposizione: Abbiati, Thiago Silva, Antonini, Gattuso, Zigoni. All. Leonardo


    NOVARA (4-3-1-2): Fontana, Cossentino, Centurioni, Ludi (27' st Lisuzzo), Gheller, Shala (38' st Motta), Porcari, Tombesi (35' st Juliano), Rigoni , Bertani, Gonzales. A disposizione: Ujkani, Evola, Ledesma, Rubino. All. Tesser

    ARBITRO: Candussio
    MARCATORI: 12' pt Inzaghi (M), 36' st Flamini (M), 1' st Gonzales (N)
    AMMONITI: Porcari (N)
     
    .
  11. Francesco xxx
     
    .

    User deleted


    Peccato,sogno sfumato.
    Ma tanto tanto onore a questi ragazzi
     
    .
  12. spedy5
     
    .

    User deleted


    Già, hanno onorato il campo.

    C'è da dire che non hanno giocato nemmeno tutti i titolari.
     
    .
  13. danyx 92
     
    .

    User deleted


    Era difficile.
     
    .
  14. Gecko89
     
    .

    User deleted


    Fontana ha fatto delle parate assurda.. comunque gran bei gol
     
    .
  15. Francesco xxx
     
    .

    User deleted


    Coppa Italia, nei quarti sarà Catania-Roma

    Image and video hosting by TinyPic

    Gli etnei vittoriosi a Marassi: 2-1, doppietta di Plasmati



    GENOVA, 13 gennaio - Il Catania si è qualificato ai quarti di finale della Coppa Italia, battendo 2-1 a Marassi il Genoa negli ottavi. La squadra siciliana incontrerà nel prossimo turno la Roma. Ai rossoblù non è bastato il gol di Rossi, decisiva la doppietta di Plasmati.

     
    .
154 replies since 12/1/2010, 16:51   1792 views
  Share  
.