Proiettile al figlio di Ciancimino

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    Frutto di un'Italia andata ormai a Fanculo!

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    Massimo Ciancimino
    “Perché prendersela con un bambino di appena cinque anni? Che senso ha inviare un proiettile di kalashnikov a mio figlio Vitoandrea? Basta, sono stanco. Non voglio più parlare con i magistrati. Sono questi i vantaggi di cui godrei?”. Queste le frasi che Massimo Ciancimino ha esclamato piangendo dopo il ritrovamento di una lettera di minacce che è stata inviata al suo indirizzo di casa. Una lettera con all’interno un proiettile di kalashnikov. La missiva ha come ‘destinatario’ il figlio di Ciancimino, Vito Andrea di soli cinque anni. La busta è stata recapitata questa mattina nell’abitazione palermitana della famiglia in via Torrearsa. In un foglio si legge: “Le colpe dei padri infami e traditori ricadranno sui figli. Lei e i suoi complici siete stati avvisati da troppo tempo. Lei e i suoi amici magistrati sarete la causa di tutto”.

    Massimo Ciancimino, che ha definito la vicenda una “vigliaccata”, ha annunciato anche che intende ritirare dal commercio il suo libro “Don Vito”. Proprio questa mattina il figlio dell’ex sindaco di Palermo, Vito, doveva essere ascoltato dai magistrati della Procura di Palermo che stanno indagando sulla “trattativa” tra Cosa nostra e lo Stato. Massimo Ciancimino si era presentato puntuale negli uffici della Procura. Appena arrivato ha mostrato ad un gruppo di giornalisti presenti in Procura la lettera e il proiettile. L’intestazione sulla busta e’ scritta a mano in caratteri a stampatello. Non è la prima volta che vengono rivolte intimidazioni contro Massimo Ciancimino.

    E al figlio di don Vito è giunto un messaggio di solidarietà da parte dei familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili: “Siamo seriamente preoccupati per le minacce rivolte anche ai Magistrati nella lettera che è arrivata alla famiglia Ciancimino, alla quale comunque esprimiamo solidarietà, perché le minacce sono azioni vigliacche sempre, ma quando sono rivolte ai bambini, sono cose degne di un livello delinquenziale senza precedenti in questo Paese. Pertanto invochiamo per la milionesima volta la verità completa sulle stragi del 1993, attraverso un pubblico dibattimento, il quale deve andare in porto il più presto possibile”. “Non è la prima volta che il gruppo di fuoco di Cosa Nostra uccide bambini innocenti per suo interesse e per interessi di ‘altri’, infatti è già avvenuto in via dei Georgofili il 27 Maggio 1993. Solo dando giustizia a quei poveri morti, si potrà dare loro pace e si eviterà ad altri genitori di piangere sulla tomba dei loro figli”, conclude il testo.
     
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  2. spedy5
     
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    Anche per me si tratta di una vigliaccata.
    Premetto che non conosco tutta la storia, ma se hanno qualcosa contro Massimo, che se la prendano con lui.
     
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    Purtroppo quando tuo nonno è stato un criminale puoi farci ben poco, probabilmente il nipote (in questo caso il figlio di Massimo) non c'entra niente...
     
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2 replies since 9/8/2010, 19:48   59 views
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