Nba, aria di sciopero Anthony tra Bulls e Knicks

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  1. Bibo90
     
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    L'associazione dei giocatori minaccia il lockout nel 2011 perché i club vogliono rivoluzionare il salary cap. Intanto l'asso di Denver vuole lasciare i Nuggets e ha già scelto le possibili destrinazioni.



    NEW YORK, 9 settembre 2010 – C’è un grande spettro che incombe sulla Nba: il lockout nel 2011/2012, visto che le trattative per il rinnovo del contratto dei giocatori sono bloccate. Intanto Carmelo Anthony ha indicato a Denver le squadre a cui vorrebbe essere ceduto, mentre Dwight Howard e Matt Barnes si guadagnano, per motivi diversi, un posto sulle pagine dei giornali.

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    Carmelo ANthony, 26 anni, ala piccola dei Nuggets.

    Lockout — Nba e Nbpa, l’associazione giocatori, sono ai ferri corti già da un pezzo sulle trattative per il rinnovo del contratto collettivo che scade il 30 giugno 2011. I proprietari vorrebbero rivoluzionare il salary cap, tagliando i contratti (soprattutto le parti garantite e quelli delle stelle) per fare in modo che possedere una franchigia diventi un affare redditizio, e hanno lamentato perdite di 370 milioni di dollari negli ultimi anni. L’associazione giocatori non vorrebbe cambiare una virgola del contratto attualmente in vigore. “Ci stiamo preparando per il lockout - ha fatto sapere da tempo Bill Hunter, il direttore del sindacato giocatori -. Speriamo che le cose cambino nei prossimi mesi, ma lo scenario peggiore resta il più probabile”. Nei giorni scorsi su Twitter, i giocatori hanno invitato i propri tifosi a seguire la pagina della Nbpa per gli sviluppi. L’ultimo lockout è datato 1998, e la stagione regolare venne ridotta a 50 partite. L’Nba non è il solo grande sport a trovarsi in questa situazione: nel 2011 potrebbe fermarsi anche l’Nfl, anch’essa alle prese con una difficilissima trattativa per il rinnovo del contratto collettivo dei giocatori.

    I sogni di Melo — Intanto Melo Anthony pensa a lasciare i Nuggets, possibilmente prima dell’inizio di questa stagione. Destinazione? New York Knicks o Chicago Bulls. La franchigia della Grande Mela non ha prime scelte del draft da offrire, e nel pacchetto da spedire subito in Colorado potrebbe includere Eddy Curry e Danilo Gallinari. Ma l’obiettivo dei Knicks era quello di prendere Anthony in estate, quando Melo potrebbe diventare free agent. Chicago invece metterebbe sul piatto della bilancia Luol Deng, che ha caratteristiche simili e un contratto fino al 2014, e i giovani Taj Gibson e James Johnson. Ma Denver sogna ancora di convincere Anthony a restare: in ballo c’è sempre il rinnovo triennale da 65 milioni, quello che per ora Melo si rifiuta di firmare, preoccupato dal futuro di una squadra che nel 2011 potrebbe perdere pezzi pregiati (Kenyon Martin, J.R: Smith e Arron Afflalo saranno free agent a fine stagione e a loro potrebbero aggiungersi anche Nené e Chauncey Billups, senza contare i problemi di salute di coach Karl). Masai Ujiri, general manager dei Nuggets dallo scorso 31 agosto, ha in programma di incontrare al più presto la sua star.

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    Dwight Howard, 24 anni, centro degli Orlando Magic.

    Medicina — L’ultimo desiderio di Kay Kellogg, 62enne condannata alla morte da un male incurabile, era quello di incontrare il suo idolo sportivo, Dwight Howard. Qualche giorno fa il centro dei Magic si è presentato alla sua porta: doveva essere un breve incontro di mezz’ora, si è trasformato in una piacevole chiacchierata di oltre due ore. “È diventato la mia bottiglia di medicina alta più di due metri” ha commentato la donna, un'ex ballerina che negli ultimi due anni è diventata abbonata dei Magic e si è presentata ad ogni gara con addosso la canotta numero 12 di Howard. “Dwight è un ragazzo fantastico, ogni volta che lo vedo giocare mi fa sentire bene. Io all’Amway Arena ho un posto economico, lontano dal campo, ma mi sembra di essere in paradiso”. Al termine dell’incontro Howard si è chinato per abbracciare la donna, più bassa di 60 centimetri, e le ha sussurrato all’orecchio. “Grazie al tuo spirito, tu sei più alta di me”.

    Carcere — Se Dwight Howard è l’eroe positivo, a Matt Barnes va il titolo di cattivo: il neo acquisto dei Lakers è stato infatti arrestato per violenza domestica. Il fattaccio è successo ieri nei sobborghi di Sacramento, capitale della California e città in cui l’ala ex Orlando Magic è cresciuto. La polizia ha detto di aver risposto ad una chiamata incompleta al 911 attorno alle 4 del pomeriggio, e di aver trovato il giocatore e una donna “che vive con lui e con cui ha una relazione”. Dopo aver parlato con entrambi, la polizia ha capito che c’era stato un confronto fisico, con il giocatore che avrebbe impedito alla donna di parlare con gli operatori del 911. Barnes è stato arrestato, ma è uscito di prigione in meno di sei ore, dopo aver pagato una cauzione di 50mila dollari. Lunedì comparirà davanti a un giudice.

     
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