Us Open, trionfa re Nadal Ora ha vinto tutti gli Slam

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  1. Bibo90
     
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    Nella finale prima rimandata e poi più volte sospesa per pioggia, il numero 1 al mondo batte Djokovic in 4 set. Quello sul cemento americano era l'ultimo titolo prestigioso che mancava nella sua bacheca: è il 9° centro personale nei tornei del Grande Slam, il terzo consecutivo.



    NEW YORK, 14 settembre 2010 - Il Grande Slam alla carriera di Rafa Nadal arriva alle 22, ora di Flushing Meadows, le 4 del mattino in Italia: ad appena 24 anni, il super-mancino di Maiorca, doma Novak Djokovic per 6-4 5-7 6-4 6-2 in 3 ore 43 minuti e firma gli Us Open, l’ultimo grande torneo che mancava alla sua collezione dell’immortalità tennistica, dopo 5 Roland Garros (sulla terra rossa), 2 Wimbledon (sull’erba) ed 1 Australian Open (sul cemento). Il nono successo - da più giovane nell’era Open - è la perla che lo promuove nel diadema dei campioni più completi, Fred Perry, Donald Budge, Rod Laver, Roy Emerson, Andre Agassi e Roger Federer. E, con l’aggiunta della triplice consecutiva (Roland Garros-Wimbledon-Us Open), che mancava da Laver nel ’69, lancia già la scommessa, agli Open d’Australia di gennaio a Melbourne, per il Grande Slam, cioé per il trionfo nei tornei più importanti, ma nello stesso anno solare, com’è riuscito soltanto a Budge (nel ’38) e Laver (’62 e ’69). Per scavalcare il grande rivale, Federer, lontano nella classifica dei pluri-vincitori Slam, con il record di 16 titoli (davanti a Sampras a 14, Emerson 12, Borg 11, e poi proprio Rafa), ma in ritardo di 3 anni sulla tabella di marcia del fenomenale spagnolo. Che vanta anche una medaglia d’oro olimpica, due coppe Davis, 17 Masters Series, con 42 titoli complessivi.

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    La premiazione di Djokovic e Nadal.

    Cronaca — Il numero 1 del mondo supera il numero 3 dopo una battaglia molto dura, piena di scambi lunghi e combattuti. Sul cemento che l’aveva sempre respinto, e contro un avversario che sul duro era in vantaggio 7-3 (e peraltro 3 su 3 negli ultimi 3 confronti), Rafa è ben felice di aggiudicarsi il primo set (6-4 in 50’), per rafforzare, con il 5 su 5 nei precedenti al meglio di 5 set, la superiorità atletica sull’avversario. Che, invece, proprio lì ha sempre denunciato qualche deficienza. Nel secondo, però, Nole spara all’impazzata fin quando serve sul 4-2 40-15, quando potrebbe intascare un facile set, risparmiandosi preziose energie, dopo i 5 set contro Federer della semifinale di venerdì. Ma deve rifiatare e si ritrova 4-4 30-30. Salvato dallo stop per due ore per pioggia, ritrova l’esplosività di servizio e colpi da fondo, ed intasca il 7-5, cioé il primo set che Nadal perde nell’intero torneo. Poi il serbo però ha un calo fisico e mentale. E, armato solo di orgoglio e colpi estemporanei, riesce a malapena a difendere il servizio (salvando 10 palle-break), ma non a rimontare il break dell’1-2. Quindi, perso il set per 6-4, dopo 3 ore, abbandona anche la speranza, contro un avversario che ha colmato anche l’ultima lacuna tecnica, al servizio (73% di punti con la prima, 16/17 nel 3° set!), sempre straordinario alla risposta (86%) e determinato a rimettere di là ogni palla. E padrone assoluto del campo.

    Complimenti — La sua soddisfazione è quel 6/26 nella casella delle palle-break per Rafa, contro 3/4 per lui. Insieme agli applausi del pubblico, a servizio e dritti ritrovati, all’abbraccio e delle belle parole dell’avversario: "Sono sicuro che nei prossimi anni vincerai questo torneo, per come ti sei comportato dopo una sconfitta come questa, sei un esempio per i giovani". Che lui ricambia con gli interessi: "Ha le capacità di diventare il più grande di sempre, ha giocato il miglior tennis che abbia mai visto sul cemento, ha migliorato drasticamente il servizio, mentre velocità, precisione e gioco da fondo sono grandi come sempre. E, per batterlo avrei dovuto essere al massimo, invece ho giocato davvero bene per la maggior parte del match ma ho avuto dei momenti, nel terzo e nel quarto set che ho perso un po’ la concentrazione". Di più, ancora di più: "La cosa frustrante è che Rafa migliora ogni volta che l’affronti. E’ così forte e così dedicato a questo sport, e se tiene di fisico, ha davanti 5, 6, 7 anni, e può vincere su tutte le superfici. Grande campione, grande persona, grande esempio di atleta". E pensare che l’anno scorso, dopo il k.o. al Roland Garros e i nuovi problemi alle ginocchia, dopo la rinuncia a Wimbledon (dov’era campione uscente) e dopo il deludente finale di stagione indoor, i più lo davano per finito.

     
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  2. !Hysteria ~
     
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    Mi dispiace per Djokovic,ma è un secondo posto meritatissimo!
     
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  3. sghizzo1989
     
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    Complimenti Rafa
     
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  4. spedy5
     
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    Grande Rafa!

    Ma la strada è lunga...
     
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    Frutto di un'Italia andata ormai a Fanculo!

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    Se vinceva Djokovic era grave.
    Grande Nadal, in alcuni momenti ha dato lezione di grande Tennis a Novak. Si che gliele darebbe anche un Bolelli a caso, però.
     
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  6. ¬Shøya™
     
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    Peccato per Novak..tifavo per lui.
    Ma Nadal è un grande tennista.
     
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5 replies since 14/9/2010, 10:04   42 views
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