Iran: Sakineh evita la lapidazione ma sarà impiccata per l'omicidio del marito

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Bibo90
     
    .

    User deleted


    image

    Sakineh Mohammadi Ashtani, la 43enne accusata di adulterio e di complicità nell’omicidio del marito, non sarà lapidata ma non scamperà comunque la morte che avverrà per impiccagione. Lo ha annunciato il procuratore generale dell'Iran, Gholam Hussein Mohsen Ejei, spiegando che la donna è stata condannata a morte per il secondo dei due capi d’imputazione, il reato di complicità nell'assassinio del marito e per questo non può evitare la forca. Come si legge sul Teheran Times, il procuratore generale ha affermato che per “la legge attuale, la sua condanna a morte ha la precedenza sulla punizione per l’adulterio”.

    La mobilitazione internazionale - Per salvare Sakineh dalle pietre c'era stata una grande mobilitazione in tutto il mondo occidentale e anche in Italia personaggi famosi e non avevano mostrato il proprio disappunto per la barbarie della lapidazione. L’effetto era stato quello di una sospensione della pena e di una revisione del processo.

    Una pena atroce - La condanna, secondo la legge islamica, è riservata alla donna colpevole di adulterio e viene eseguita seppellendo la malcapitata fino al torace in modo che la parte restante del corpo sia esposta in pubblico al lancio di pietre fino alla morte. Le pietre vengono scelte accuratamente prima dell’esecuzione e non devono essere troppo pesanti in modo da non uccidere la vittima troppo presto.

    Il presidente iraniano - Anche il presidente iraniano, Ahmadinejad, intervenendo all'assemblea delle Nazioni Unite a New York aveva citato il caso di Sakineh Mohammadi Ashtani spiegando che in Iran esistono diversi gradi di giudizio e che comunque anche in altri Paesi del mondo è prevista la pena capitale per le condanne per omicidio.

     
    .
0 replies since 28/9/2010, 09:49   36 views
  Share  
.