Sarah, delitto in famiglia "Uccisa da zio e cugina"

In una conferenza stampa il procuratore della Repubblica di Taranto fa il punto sulle indagini: "Nessun altro coinvolto, ma Sabrina ha avuto un ruolo attivo nell'omicidio: teneva ferma Sarah mentre lo zio Michele Misseri la strangolava". Le attenzioni sessuali dell'uomo verso la nipote all'origine di tutto.

TARANTO, 16 ottobre 2010 - In una conferenza stampa a Taranto, il procuratore della Repubblica Franco Sebastio ha riferito gli ultimi sviluppi sulle indagini per il delitto di Sarah Scazzi, definendo le ragioni che avrebbero spinto Michele Misseri e la figlia Sabrina all'omicidio di Sarah.


Sabrina Misseri, cugina di Sarah.

ACCUSATA — Sabrina, cugina di Sarah, ha trascorso la sua prima notte in carcere ed è accusata di concorso in omicidio e sequestro di persona. "Nelle stesse ore abbiamo avviato richiesta al gip - ha spiegato Sebastio - la richiesta di convalida del fermo nei confronti della stessa e di incidente probatorio con l'altro coimputato Michele Misseri".

INDAGINE CHIUSA — Secondo gli inquirenti non ci sarebbero altri indiziati per il delitto, che sarebbe stato compiuto da due persone: "Crediamo che a questo punto l’indagine possa ritenersi quasi conclusa", ha detto Sebastio, secondo cui il movente è da ricercarsi nelle tensioni familiari causate dalle attenzioni rivolte da Michele MIsseri alla nipote. Definito un "movente infrafamiliare". E che lascia aperti purtroppo scenari ancora più orridi di quelli già riscontrati. Da fonti investigative si apprende che il ruolo di Sabrina Misseri sarebbe stato quello di mantenere ferma la cugina mentre il papà la strangolava con la corda.