Ultrà, ora Belgrado trema Hooligan pagati per il derby

Sabato prossimo c'è Stella Rossa-Partizan, opposte da una rivalità storica. Il quotidiano serbo "Kurir" rivela: un milione di euro "investiti" dalla criminalità organizzata per scatenare il caos nella capitale in occasione della stracittadina.

BELGRADO (Serbia), 17 ottobre 2010 - La tensione rimane forte. Dopo i fatti di Genova, secondo i media serbi, la capitale Belgrado si prepara a vivere una giornata di grande tensione. Un milione di euro agli hooligan di Belgrado per scatenare il caos in occasione del derby Stella Rossa-Partizan: sarebbe la cifra "investita" dalla criminalità organizzata per alimentare violenze. La sfida è in programma sabato nella capitale serba; a riferirlo con grande evidenza è il quotidiano popolare Kurir, che contribuisce così a far salire ulteriormente l'attesa e la tensione in vista della stracittadina. "Un milione di euro per creare il caos al derby", titola il giornale a caratteri cubitali. E aggiunge: "Per il 23 ottobre si prepara la guerra nelle strade di Belgrado".


Una delle immagini di Marassi che ha fatto il giro del mondo.

Gay pride anteprima — Non è tutto. "Gli incidenti degli hooligan domenica 10 ottobre al Gay Pride e due giorni più tardi alla partita Italia-Serbia, mai giocata a Genova, sarebbero stati soltanto l'anteprima delle violenze che gli estremisti preparano per il 23 ottobre, al derby fra Stella Rossa e Partizan", afferma Kurir secondo cui la polizia presidierà in forze sabato Belgrado con oltre 5 mila agenti. Il presidente serbo, Boris Tadic, in una intervista al quotidiano Politika, sostiene che dietro agli hooligan serbi vi sia la criminalità organizzata, interessata a destabilizzare la Serbia. Ieri sempre Politika aveva riferito che esponenti del crimine organizzato avrebbero pagato 200 mila euro a decine di hooligan per organizzare le violenze e gli scontri allo stadio di Genova. Il derby allo stadio Maracanà di Belgrado fra Stella Rossa e Partizan - le due squadre della capitale opposte da una storica rivalità - è ancora in forse per il rischio reale di gravi incidenti. Le autorità sembrano disposte a farlo giocare, ma l'ultima parola spetta alla polizia, che potrebbe decidere di farlo disputare a porte chiuse o, addirittura, di rinviarlo.