Ronaldo sa sempre far gol Ma la doppietta è annullata

L'ex Fenomeno di Barcellona e Inter è tornato in campo col Corinthians, alleggerito di almeno 6 chili ma comunque fuori forma, e ha segnato subito 2 reti in 20 minuti al Guarani: l'arbitro ha però in entrambi casi valutato male. Il giocatore: "Il mio dovere l'avevo fatto..." .

SAN PAOLO (Brasile), 18 ottobre 2010 – Dopo sei partite a secco di vittorie e con un distacco dalla vetta della classifica che di settimana in settimana compromette i sogni di gloria del Corinthians nell’anno del centenario, i tifosi confidavano nel ritorno in campo del Fenomeno per riprendere la corsa verso il titolo. Ma dopo quasi un mese e mezzo di assenza dai campi, Ronaldo ha offerto una versione di sé tutt’altro che fenomenale, non riuscendo ad aiutare il Corinthians ad andare oltre un inutile 0-0 contro il modesto Guarani. In campo per 90 minuti nonostante sia ancora privo del ritmo partita, il brasiliano è apparso visibilmente dimagrito (6 i chili persi nelle ultime due settimane) e, finché le energie non lo hanno abbandonato (al termine del primo tempo), con il fiuto del gol sempre intatto: 2 reti nei primi 20 minuti, purtroppo entrambe annullate.

INIZIO SPRINT — I primi minuti di gara danno l’illusione dell’ennesimo rientro trionfale del Fenomeno, a cui bastano appena 5 minuti per andare in rete. Ma il guardalinee Ednilson Corona ravvisa il decisivo (benché involontario) tocco di mano grazie al quale l’attaccante spedisce la palla in rete dopo un fortunoso rimpallo. E l’illusione si ripete 15 minuti dopo, quando gli viene annullato un altro gol, questa volta ingiustamente. Le moviole del dopopartita, infatti, mostreranno che Ronaldo non era in fuorigioco al momento del lancio di Moacir, trasformato in gol con un tocco di prima rasoterra da centro area. Dopodiché, poco o nulla.


Ronaldo in campo con la maglia del Corinthians.

FUORI FORMA — In campo anche nel secondo tempo e fino al fischio finale, Ronaldo da ben pochi segnali di presenza. Complici il sole battente e i 30° del Brinco de Ouro di Campinas, il brasiliano cala visibilmente dal punto di vista fisico e, giocando praticamente da fermo, diviene un facile obiettivo per i difensori avversari, che gli prendono le misure e lo neutralizzano sistematicamente, tanto in anticipo quanto in chiusura. Nonostante la stanchezza, un'ottima occasione per andare a rete gli capita anche, al 70’, ma la mancanza di lucidità fa si che il facile colpo di testa da distanza ravvicinata si spenga incredibilmente a lato. “Se fossi più forte di testa, sicuramente avrei segnato. Era un’occasione davvero facile, peccato. Ad ogni modo, il mio dovere l’ho fatto, perché i due gol erano entrambi regolari”, ha detto Ronaldo al termine dell’incontro, prima di correre negli spogliatoi infastidito dalla pressione dei giornalisti.

MAGRO BOTTINO — Al brasiliano restano meno di due mesi e un totale di 8 partite (fisico permettendo) per cercare di migliorare un’annata da dimenticare, tanto a livello personale (meno di dieci presenze e appena 2 gol in tutto il campionato), quanto a livello di club (prematura eliminazione dalla coppa Libertadores, principale obiettivo nell’anno del centenario). Troppo poco tempo, forse, per raddrizzare una stagione così storta, costellata da lunghi infortuni e da un quasi ormai cronico sovrappeso. È anche per questo che, nonostante un fisico “che chiede pietà”, come lui stesso ha confidato in tempi non sospetti, Ronaldo ha deciso di giocare ancora un altro anno, perché il debito con i tifosi non è ancora stato saldato.