Chelsea più forte dei guai Zhirkov-Anelka, Spartak k.o.

La squadra di Ancelotti nonostante le numerose assenze batte 2-0 i russi, gestendo la partita da grande squadra. Decidono le belle reti del russo e del francese nel primo tempo.

MOSCA, 19 ottobre 2010 - Drogba, Lampard, Alex, Ramires e Benayoun, oltre a Sturridge e Bosingwa. Undici giocatori utilizzabili e una panchina di ragazzini. Ma ci vuole altro per mettere in difficoltà il Chelsea, che vince 2-0 a Mosca sul campo dello Spartak e dopo tre giornate vede già la primavera e gli ottavi di champions League con tre vittorie su altrettante partite. I russi, che come i Blues avevano vinto le prime due sfide del gruppo F, fanno vedere qualche buona qualità. Ma le grandi d'Europa sono lontane, anche se l'obiettivo qualificazione resta ancora possibilissimo.


Yuri Zhirkov, a segno contro la sua ex squadra.

DUE PERLE — Il tecnico dei russi Karpin, il biondino che fino a qualche anno fa ha fatto la fortuna del Celta Vigo in Spagna, ha a disposizione qualche buon elemento. La punta Welliton ha discreti colpi, Kombarov è un esterno sinistro da seguire e McGeady non smette mai di correre. E chiede ai suoi di spingere subito. La girata di Welliton stuzzica un attento Cech, Kombarov sfiora la traversa con la conclusione da fuori area. I giocatori di Ancelotti, che propone Zhirkov nel centrocampo a tre con Essien (superlativo) e Mikel, non alzano troppo il ritmo. Ma già al 24' sono avanti con un gran gol di Yuri Zhirkov, che forse non sarà un terzino sinistro affidabilissimo quando difende, ma tecnicamente ha poco da imparare. L'ex giocatore del Cska Mosca sente aria di casa e s'inventa un gioiello di sinistro che non dà scampo a Dykan. Il gol spegne un po' i russi, che trovano qualche buona fiammata a sinistra. Ma al 43', nel momento peggiore per incassare un gol, il Chelsea mette le mani sui tre punti con una strepitosa progressione di Essien. Il ghanese serve Anelka, che in area rientra sul destro saltando Parshillyusock e battendo Dykan.


Anelka al tiro: sarà il gol del 2-0.

SENZA STORIA — Ci sarebbe ancora il secondo tempo da giocare, ma quando una squadra così esperta e solida ha due gol di vantaggio, c'è poco da fare. Troppo leggeri i russi, che ci provano sopratutto con i tiri da fuori, su cui un Cech in buona serata vigila senza patemi. Anzi, sono Kalou ed Essien ad avvicinarsi al 3-0. Così Ancelotti alla fine di ottobre può già archiviare la pratica girone di Champions e concentrarsi sulla Premier. Così fanno le grandi squadre.