La baby-Samp non funziona Con il Metalist niente gol

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  1. Bibo90
     
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    I blucerchiati non riescono a superare la squadra ucraina e ora si complica la situazione in Europa League. Alcune buone occasioni e una traversa di Gastaldello ma poche idee per gli uomini di Di Carlo. Striscione pro-Cassano in gradinata: "Padre e figlio non si lasciano mai".



    GENOVA, 4 novembre 2010 - La vittoria che avrebbe rilanciato la Samp in Europa League non è arrivata. Il Metalist riesce ancora una volta a ingabbiare i blucerchiati (4 sfide in due anni con 3 vittorie degli ucraini e un pareggio) ed esce da Marassi con uno 0-0 che complica il cammino della squadra di Di Carlo nel Gruppo I.

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    Il colpo di testa di Gastaldello che colpisce la traversa e poi il braccio Villagra: è l'occasione più ghiotta per la Samp.

    Baby-Samp — I tanti impegni ravvicinati inducono Di Carlo al turnover: in difesa Cacciatore prende il posto di Zauri e Volta centrale concede un turno di riposo a Lucchini, in mezzo si rivedono Poli e Dessena al fianco dell'imprescindibile Palombo, in attacco l'inedito tandem Pozzi-Marilungo. Curci è infortunato (tornerà domenica contro il Catania), tra i pali c'è Da Costa. Il Metalist Kharkiv è privo dello squalificato Taison, che due settimane prima di farsi espellere aveva fatto impazzire la difesa della Sampdoria, ma c'è il brasiliano Cleyton Xavier, autore del gol che condannò i blucerchiati.

    Che sfortuna — La Samp parte bene e al 7' ha una ghiotta palla-gol: Poli tocca in profondità per Pozzi, che a tu per tu con il portiere ucraino calcia male a lato. Il Metalist, come due settimane fa, gioca meglio, corre tanto ed è più forte fisicamente, ma le occasioni migliori sono della Samp: al 15' Disljenkovic smanaccia in calcio d'angolo un violento calcio di punizione di Palombo. I blucerchiati però faticano: non c'è profondità, Guberti vaga senza costrutto fra la fascia sinistra e il ruolo di trequartista, Pozzi e Marilungo ricevono pochi palloni giocabili, i tanti (troppi) lanci in profondità non arrivano mai a destinazione. Poi Di Carlo dà la scossa ai suoi spostando in attacco Guberti, che va così a comporre un tridente con Pozzi e Marilungo. I risultati si vedono subito: al 35' lo stesso Guberti si coordina bene su un cross di Poli ma la sua conclusione è respinta da Papa Gueye a portiere battuto; sul corner che ne segue Gastaldello incorna verso la porta, la palla colpisce la traversa e poi il braccio di Villagra prima di tornare in campo senza nessun fischio dell'arbitro. Passano tre minuti e Poli spreca tutto calciando a lato un cross di Ziegler. Al 45' Gastaldello va ancora vicinissimo al gol: calcio d'angolo, Disljenkovic va a vuoto, il centrale doriano calcia di piatto ma Obradovic respinge sulla linea. Con quattro grosse occasioni in serie, si va al riposo sullo 0-0.

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    Sforbiciata di Guberti respinta da un difensore ucraino nel primo tempo.

    Senza idee — Nella ripresa la Samp non riesce ad affondare come nella parte finale del primo tempo e allora Di Carlo mischia le carte: fuori Marilungo e Poli, dentro Pazzini e Mannini. Con due esterni alti e due punte centrali, il tecnico blucerchiato prova ad alzare il baricentro. Markevich, l'allenatore del Metalist, risponde subito togliendo il centravanti Devic per far posto al difensore Romanchuk. Le cose non cambiano granché: le idee sono poche, dal fondo non arrivano palloni per Pazzini, Disljenkovic non deve più lavorare. Di Carlo ci prova anche con Koman, che entra per Guberti. Al 75' Palombo ci prova ancora su punizione, ma il portiere ucraino blocca a terra. Un minuto dopo c'è una rara conclusione del Metalist, ma il destro di Olinyk è ampiamente a lato. Nel finale la Samp prova a tirare fuori l'orgoglio per portare a casa i tre punti: stop, girata e tiro di Pazzini parato da Disljekovic all'86', conclusione di Dessena ribattuta da Papa Gueye all'87', destro di Pazzini centrale al 92', conclusione di Palombo deviata in corner e poi colpo di testa a lato di Pozzi al 93'. Il risveglio nel finale è positivo, ma arriva troppo tardi. Con la vittoria del Psv sul Debrecen ora la situazione nel gruppo I si complica per i blucerchiati: gli olandesi guidano con 10 punti, segue il Metalist a 7, Samp a 5 e Debrecen a zero.

    E Cassano? — Giocatori e staff non possono parlare della pesante situazione fra il presidente Garrone e il talento barese e i tifosi sugli spalti sembrano adeguarsi. Ma in gradinata Nord, prima del fischio d'inizio, fa capolino uno striscione che è quasi un appello: "Padre e figlio non si lasciano mai".

     
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  2. sghizzo1989
     
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    Sfortunata Samp,Gastaldello è stato fermato più volte su gol fatti
     
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  3. ;Mare¸
     
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    Sì in effetti padre e figlio non si lasciano.

    SPOILER (click to view)
    Dai Garrone, almeno fino a gennaio, che non so chi mi salva al fanta così.
     
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  4. luk's95
     
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    Samp sfortuna.. peccato per questo pari!
     
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  5. ~ Manù™
     
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    Dovevano vincere...
     
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4 replies since 4/11/2010, 23:39   57 views
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